La politica regionale batte un colpo in Malcantone, al quale l’Ente regionale di sviluppo ha destinato contributi per 75mila franchi a sostegno di tre progetti locali. La somma più rilevante (45mila franchi) va al Monte Lema, che investirà 150mila franchi per potenziare l’infrastruttura a favore delle mountainbike, «utenza in crescita così come la domanda di sentieri e servizi legati a questo sport» rileva la società. L’Ente regionale di sviluppo (ErsL) ritiene che all’interno del panorama turistico ci sia «un potenziale non del tutto sfruttato». Non solo: la carenza di un’offerta specifica per gli amanti delle due ruote è spesso causa di conflitti tra escursionisti e ciclisti, che si ritrovano a condividere i medesimi percorsi. Situazioni note alla Monte Lema Sa, che intende investire nella realizzazione di un nuovo tracciato Mtb, percorribile in 15-30 minuti, che arriva a Cima Pianca. Qui il ciclista può decidere se dirigersi a Miglieglia o collegarsi al sentiero Mtb esistente verso Astano. «La realizzazione di un nuovo itinerario permetterà di offrire un servizio migliore ai ciclisti e regolamentare la convivenza di ciclisti ed escursionisti pedestri».
Preziosa casermetta ad Agario
L’ex casermetta della Dogana svizzera è situata sul confine italo-svizzero ai 1.552 metri di altitudine dell’alpe Agario. Nel 1999 il rifugio fu acquistato dall’Ente turistico e ora è di proprietà della Fondazione Malcantone. La casermetta si trova circa a metà della traversata Monte Tamaro-Monte Lema, frequentata annualmente da oltre 8mila escursionisti. In assenza di una fonte d’acqua lungo l’intera dorsale (circa 5 ore di cammino), la sosta di Agario è opportuna poiché mette a disposizione anche bibite e snack. Dopo un ventennio di attività, il rifugio necessita di interventi di miglioria interni ed esterni, il cui costo è valutato 50mila franchi. L’ErsL parteciperà con 20mila franchi.
A Curio un atelier di tessitura e tintura del lino
Curiolino nasce nel 2016 dalla volontà dell’associazione Amici di casa Avanzini da un lato di ripristinare la coltivazione e lavorazione di fibre tessili e dall’altro di valorizzare lo storico edificio di Curio. La quindicina di volontari che si occupano di coltivare, lavorare, tessere e tingere il lino desidera sviluppare Curiolino attraverso la realizzazione di un atelier. Qui, prevedono di tenere corsi e dimostrazioni al fine di diffondere questa antica tecnica artigianale. Infine, c’è l’intenzione di creare uno shop online dei prodotti che attualmente sono venduti per conoscenza o in occasione dell’annuale festa del lino. Il progetto, del valore di 24mila franchi, ne riceverà 10mila dall’Ente regionale di sviluppo.