Jean Rezzonico e la balena Goliath

Fausto Sassi

L’incredibile vicenda di un luganese che negli anni cinquanta acquista in Finlandia una balena morta, la fa imbalsamare e la porta in tournée in mezza Europa fino al 1977. La storia di Jean Rezzonico è raccontata davanti a due bianchini dalla Portughesa.

«Ciao, Tato regista». 
«Ciao, Paula». 
«Tra balene e passaporti mi incuriosisci». 
«Sai, Jean è il nome di un signore che di cognome fa Rezzonico. Goliath è un nome biblico di qualcosa o qualcuno di molto grande, enorme come il gigante Golia ucciso dal pastorello Davide. Nel nostro caso è il nome di una balena di 680 quintali lunga ben 22 metri, mentre i 14 passaporti sono i documenti del nostro Jean». 
«È stato una spia durante la guerra?». 
«Ma no! Ecco che arriva il Luciano… Ciao Luciano, se ti dico balena, oppure Goliath, cosa ti viene in mente?». 
«La balena imbalsamada che l’ha fai ul gir dala Svizzera e un puu da tüta l’Europa». 
«Bravo! Visto Paula?». 
«E allora raccontami la storia di questo signor Rezzonico, perché io non l’ho mai sentita». 
«Al sa ciamava, se sbagli mia, Jean».
«Giusto, Luciano. Jean Rezzonico nasce a Friburgo nel 1934, novant’anni fa. Lì frequenta le scuole dell’obbligo e il liceo, quindi passa all’università a Ginevra. 

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sull'edizione del 03.05.2024

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