#La Tour Vagabonde | 13/01/2023

Il fuoco della Tour Vagabonde scalda l’inverno luganese

Marco Jäggli

«Sold out» ad ogni evento nei fine settimana, con 300 persone all’interno e fino a 700 fuori ad aspettare, discutere e divertirsi.

Il bilancio delle festività della Tour Vagabonde, alle nostre latitudini in versione La Straordinaria, non si conta solo in punta di biglietto ma soprattutto come spazio di aggregazione, entusiasmo e divertimento collettivi. La manifestazione proposta sullo sterrato della Gerra, ci hanno confidato molti dei presenti, era qualcosa che «ci voleva» dopo la chiusura, nei recenti anni, di molte delle realtà della cultura alternativa luganese, dallo Spazio Morel al Casotto passando per il Turba. Si respira, in grande, la stessa atmosfera di quei luoghi, con un senso di libertà che sembrava purtroppo assente dalla città da diverso tempo, complici forse i due anni di chiusure dovute al Covid.
Le danze si sono aperte il 28 dicembre con concerti (incluso pogo di Capodanno con Crème Solaire, a cui chi scrive si è dedicato con passione), spettacoli di danza, teatro, poesia con anche il tema ricorrente del circo, dalla ouverture acrobatica di Rebecca Solari, che ha «scalato» l’interno della torre, fino ai tre giorni di carta bianca dati alla squadra friburghese della Tour Vagabonde nel weekend dell’Epifania.
Nel frattempo, oltre alla tour vera e propria, sta sorgendo nello spazio della Gerra un villaggetto di luoghi ed eventi affini e al tempo stesso eclettici: dal Museo Balabiott, composto di materiali riciclati (inclusa automobile) che ospiterà diverse mostre della scena artistica indipendente, al furgone «sound experience», che ha stazionato lo scorso fine settimana, fino al bar esterno, capace di diventare a sua volta teatro di concerti. Per non dimenticare infine la tenda della cartomante, cui presto si accompagnerà anche la yurta mongola di Radio Gwen, realtà indipendente di Chiasso che trasmetterà in loco per tre giorni a settimana a partire dal 15 gennaio.
Ora cosa ci riserva il futuro? Venerdì 13 gennaio si esibiscono gli Indianizer, gruppo psych-tropical beat torinese, mentre domenica 15 è previsto un incontro culturale per presentare il programma di residenze artistiche di Cima Città, cui seguirà il concerto di Raphael Loher, pianista multidisciplinare svizzero-tedesco. Se amate la poesia non perdete la serata di mercoledì 18 con i mostri sacri del poetry slam Sergio Garau e Katharina Wenty. Info: lastraordinaria.ch. 

Foto Sarah Mathon