Sabato mattina, torneo di calcio annullato, improvvisamente liberi da impegni. Tunnel del San Gottardo appena riaperto dopo qualche giorno di chiusura per problemi tecnici. Arriva la chiamata dei nonni: «Tii, cosa fii incö?». La proposta è di assistere a una transumanza. Una tran… che? Facciamo un passo indietro…
Le transumanze sono feste tradizionali che si celebrano in numerose località di montagna. Con l’approssimarsi dell’autunno e delle temperature più fredde, il bestiame sugli alpeggi viene preparato per il ritorno nelle valli. La discesa dagli alpi è un evento festoso e significativo: gli agricoltori e i pastori organizzano sfilate e celebrazioni per onorare il bestiame e dargli il benvenuto al rientro in paese. Mucche, pecore e capre sono spesso adornate con campanacci e fiori, mentre le persone suonano strumenti tradizionali e si godono cibi e bevande tipici. Come dire di no? In men che non si dica siamo pronti per questa nuova avventura!
Arrivati nei pressi di Wassen, alcuni gentili signori ci consigliano di lasciare l’auto in un posteggio sterrato, piuttosto lontano dal paese. Mi chiedo: «Dovrò farmela tutta a piedi? Non avevo previsto di faticare, oggi!» Invece no: parcheggiata l’auto (peraltro gratuitamente), ci invitano ad accomodarci sulla navetta (anch’essa gratuita) che in un baleno ci porta in paese. Organizzazione fantastica. Non ci resta che trovare un angolino dove piazzarci per ammirare la sfilata. Accettiamo alcuni gadget e gustiamo le salsicce del posto, per ingannare il tempo. Non che ce ne fosse bisogno, perché uno dopo l’altro si susseguono intrattenimenti tradizionali e il tempo vola!
Improvvisamente la nostra attenzione è attratta da un uomo che, al centro della strada, con uno strano affare che ricorda un megafono recita preghiere e canti per benedire la discesa. Poi si riunisce un’allegra compagnia che, negli abiti tradizionali di un tempo, intona lo jodel, ovviamente a cappella. Seguono gli sbandieratori: due uomini che con fierezza e disinvoltura lanciano e fanno volteggiare in cielo le loro bandiere. Sentiamo in lontananza i campanacci e in men che non si dica si presentano maestose mucche adorne di ghirlande di fiori e decorazioni varie, accompagnate da alpigiani in abiti tradizionali. Uno spettacolo meraviglioso!
Di colpo il suono si fa più intenso: proviene da un gruppo di uomini con enormi campanacci che fanno suonare al ritmo dei loro passi. Non oso immaginare quanto peseranno! La sfilata procede a buon ritmo, impossibile annoiarsi. E una volta terminata, non è certo finita qua! La festa continua sul piazzale di Wassen, dove le bancarelle propongono prodotti del territorio e oggetti artigianali. In un capannone è servito il pranzo e diverse postazioni offrono raclette, bratwurst… Sento ancora il profumino!
Insomma, queste discese dagli alpi – inscenate nei giorni di ottobre anche a Wildhaus, Seewis, Romainmôtier e Lenk – sono delle splendide feste tradizionali!
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