Subaru Outback, semplicemente completa

di Francesco Greco

A metà anni 90, Subaru ha pensato di creare un mercato di nicchia, quello delle grandi Station Wagon rialzate. In realtà, un simile tentativo fu sperimentato anni prima negli Stati Uniti, ma senza troppo successo. Volvo e Audi seguirono a ruota l’esempio di Subaru, e tutt’oggi sono una valida alternativa a chi di Suv non vuole saperne. La trazione integrale, l’altezza da terra maggiorata e il bagagliaio generoso fanno di questo tipo di veicolo un compagno di viaggio multifunzionale. L’Outback ne è un autorevole interprete. 

Fedele, anzi fedelissima. La Subaru Outback è giunta alla sesta generazione e, nonostante le diverse evoluzioni, l’impostazione di base e lo schema della meccanica sono rimasti invariati: motore 2.5 litri a benzina, cambio automatico a variazione continua. Niente Downsizing, niente Diesel, niente motore ad alte prestazioni e niente elettrificazione; concessioni che, le precedenti Outback si erano in parte prese. 

Il concetto in base al quale «quel che funziona non si cambia, ma si migliora» calza a pennello sulla più recente Outback. Molti potrebbero storcere il naso nel leggere la scheda tecnica, ma una prova su strada basta per smentire gli scettici. Il cambio CVT concede una guida rilassata e confortevole, oltre che efficiente. Rispettando i limiti di velocità, è possibile viaggiare tra i 1.000 g/min (zone 30-40 km/h) e i 1.800 g/min (in autostrada). Questo permette consumi impensabili per un 2.5 benzina con trazione integrale: senza fare troppa fatica si toccano i 6,5 litri/100 km. Per gli allergici del CVT, azionando i paddle sul volante si passa automaticamente in modalità Sport, con 8 rapporti preimpostati che simulano il comportamento di un automatico classico. 
Il motore è stato migliorato: l’iniezione diretta ha abbattuto i consumi e la distribuzione a catena andrà a limitare la manutenzione. Il modello unico è (purtroppo) solo una questione europea, poiché su altri mercati è disponibile anche una variante turbo da oltre 260 cavalli. Non esistono praticamente optional, e questa Outback Luxury è la Subaru più costosa (e completa) sul mercato svizzero. Tutto è di serie: interni in pelle, tetto apribile, navigazione, Tempomat e mantenimento della corsia, telecamere anteriore e posteriore... Ad essere pignoli, avremmo apprezzato la ventilazione dei sedili anteriori, accessorio in piena diffusione e ormai indispensabile nelle calde estati. Grande il miglioramento del design e delle finiture interne, interessanti abbinamenti disponibili: oltre al classico nero, si può optare per un bel tabacco o un raffinato beige. 

Il verdetto 
Se si vuol riassumere la nuova Outback in una sola parola, «completa» è sicuramente il termine più appropriato. Non solo per la dotazione di serie, ma anche per la polivalenza del veicolo: confortevole e parsimonioso in autostrada, a proprio agio in montagna, con abitacolo e bagagliaio a misura di famiglia. Non bisogna aspettarsi prestazioni sportive: la 2.5i disponibile in Svizzera è potente quanto basta e veloce quanto serve. I prezzi (da 43.900 a 49.900 franchi) sono più che giustificati e con un piccolo sovrapprezzo si estende la garanzia a 5 anni o 150.000 km.
 
 
Versione
2.5i Luxury 
Prezzo da 49.900.- 
Prezzo vettura test 50.800.- 

Scheda tecnica 
Motore benzina, aspirato 
Costruzione Boxer 4 cil., 2.498 cc 
Potenza max. 124 kW/5.000-5.800 g/min 
Coppia max. 252 Nm a 3.800 g/min 
Cambio/no. rapporti automatico CVT 
Trazione Integrale permanente 
Lungh. x Largh. x Alt. 487 x 188 x 168 cm 
Bagagliaio min. - max. 561 - 1750 l 

Prestazioni e consumi 
Velocità max. 193 km/h 
Acceler. 0-100 km/h 10,2 s 
Consumo misto WLTP 8,6 l/100 km 
Consumo test eco 6,4 l/100 km 
Consumo test totale 7,4 l/100 km