#Antichi ricordi | 09/12/2021

Trent'anni fa la posa della Croce sulla Cima di Medeglia

L’evento è stato ricordato domenica 19 settembre. La pioggia non ha consentito di raggiungere la Cima di Me­deglia, tuttavia la ricorrenza è stata celebrata sotto il capan­no delle feste, nel parco pub­blico della cappellina.

Ha fatto gli onori di casa il presidente dell’associazione Amici dei Monti di Medeglia, Fiorenzo Scerpella. La vice sindaco Le­tizia Ghilardi ha portando i sa­luti del Municipio di Montece­neri, sottolineando l’operosità dell’associazione nell’ambito della gestione del territorio. L’architetto Renzo Bagutti ha ricordato le circostanze che nel 1991, Settecentesimo della Confederazione, portarono alla posa della croce.

L’idea di Gianfranco Scerpella fu subito condivisa dall’intero comitato dell’associazione. Bagutti studiò l’orientamen­to della croce e disegnò il piedestallo con l’indicazione dei punti cardinali, che oggi ne fanno un elemento archi­tettonico di pregio. Fu murato uno scrigno contenente i nomi delle persone che collaborano all’esecuzione dell’opera.

La croce fu inaugurata il 15 agosto del 1991 con la parteci­pazione di numerose persone. Durante la cerimonia in vetta presero la parola il presidente Peppino Bagutti e il segretario degli Amici dei Monti di Me­deglia Gianfranco Scerpella, nonché il sindaco Roberto Ne­grini. Don Andrea Lafranchi, originario di Medeglia e legato a questi luoghi e alla sua gente, celebrò la messa e impartì la benedizione. 
Da quella data ogni anno, il giorno della Festa federale di ringraziamento – la terza domenica di settembre – ci si ritrova sulla Cima di Medeglia per un momento di raccogli­mento e di riflessione. Oggi la montagna è divenuta metà pedestre ambita, alla portata di tutti e che riserva una vista imprendibile sui distretti di Lugano, Bellinzona e Locarno.