Nonostante alcuni strascichi legati all’autogestione, problemi riconducibili al traffico migratorio e l’aumento dei furti, «nel 2023 Lugano si è riconfermata città più sicura sulle dieci svizzere considerate dal rapporto di polizia». L’ha ricordato Karin Valenzano Rossi, responsabile del Dicastero sicurezza e spazi urbani, aprendo la conferenza stampa. C’è da stare tranquilli? Sembrerebbe di sì, anche se «abbiamo notato un peggioramento della situazione rispetto all’anno precedente», puntualizza dal canto suo il comandante Roberto Torrente. E in effetti, dati alla mano, si è passati dai 27,1 reati per mille abitanti del 2022 ai 35,7 del 2023. Per quanto riguarda i furti, a farla da padrone sono tre categorie: con scasso, di veicoli e di biciclette. In controtendenza rispetto al resto della Svizzera, diminuiscono i reati violenti. Su questo fronte, Lugano è la città che presenta la casistica più contenuta, con 5,4 crimini ogni mille abitanti. Con 0,6 casi ogni mille abitanti (erano 2 l’anno precedente), indicano una tendenza al ribasso anche i numeri riferiti alle truffe e ai reati patrimoniali. In aumento per contro gli incidenti della circolazione, che con 686 episodi (fortunatamente nessuno con esito mortale) segnano un +7,5% rispetto al 2022. «Cifre, queste, che a titolo preventivo ci hanno spinto a incrementare i controlli stradali (591, +77 % rispetto al 2022!)».
Violenza domestica in calo
A proposito di prevenzione, molto è stato fatto per contenere la violenza domestica. Nel 2023 a Lugano si sono registrati 191 interventi (-6%) contro i 203 del 2022. «Un risultato – spiega Torrente – ottenuto anche grazie al progetto pionieristico Vido+, sviluppato dalla polizia cittadina in collaborazione con la Divisione socialità, la Polizia cantonale e il Consultorio famigliare di Lugano con lo scopo di sostenere i nuclei familiari in possibile stato di disagio e prevenire un’escalation dei conflitti».
…