#Città e quartieri | 10/03/2025

«Pasto sospeso» da servire a chi è in difficoltà

Roberto Guidi

Lanciato dal Rotary club Lugano-Lago, il progetto consente ai clienti di alcuni ristoranti di donare 5 franchi a beneficio degli utenti della mensa sociale del Centro Bethlehem a Cornaredo che si trovano in una situazione di indigenza.

«Oltre 7mila persone, il 6% dei cittadini di Lugano, vivono una situazione di povertà. E molti di più sono confrontati con gravi disagi e difficoltà ad arrivare alla fine del mese». Parole di Sabrina Antorini Massa (direttrice della Divisione socialità), intervenuta alla presentazione del progetto «Pasto sospeso», che offre un aiuto immediato e concreto a chi non può pagarsi un piatto alla mensa di fra Martino Dotta.
Chi faceva fatica ieri ne fa ancora più oggi, con il mondo della politica che – di fronte alle cifre rosse di Cantone e Comuni – non risparmia la socialità con tagli a sussidi, contributi e aiuti destinati agli enti benefici. Spetta allora all’iniziativa privata sensibile e altruista lanciare salvagenti.
A Lugano c’è un’oasi, la Masseria della Solidarietà, dove fra Martino tende la mano al prossimo. «Siamo qui dall’ottobre 2023 e rispetto alla sede precedente alla Casetta gialla della Resega abbiamo potuto sviluppare accoglienza e accompagnamento, orientamento e sostegno sociale. Attività e servizi che affiancano la parte gastronomica, fondamentale. Nel 2024 sono stati serviti oltre 20mila pasti, in media 55 al giorno». Solo la metà dei beneficiari ha però potuto pagare i 5 franchi richiesti: una situazione che da un lato è lo specchio della drammatica fragilità finanziaria dei commensali, dall’altro un campanello d’allarme per la Fondazione Francesco di fra Martino, che a forza di offrire rischia di ritrovarsi a sua volta in cattive acque.
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