«Risalenti alla fine degli anni ’60, gli edifici e le piscine del centro balneare necessitano di risanamento», spiega il Municipio, riallacciandosi al concorso di architettura sfociato, nel novembre del 2021, nella premiazione di «Tuffo nel verde» opera dello studio Orsi & Associati. Il progetto vincitore è stato adattato per ridurne i costi, stimati 16 milioni: copertura e spazi sono stati ridimensionati e le funzioni accorpate in due padiglioni invece dei tre previsti. Il primo accoglierà lo snack bar e una sala riunioni (che nel periodo di chiusura delle piscine potrà essere utilizzata per eventi pubblici e privati); il secondo i locali di servizio (spogliatoi, docce, magazzini).
La piscina sarà ripartita in tre settori: uno per i tuffi e gli scivoli, un altro per nuotatori con tre corsie da 25 metri e un terzo per lo svago e il relax. Le vasche per i bambini saranno rinnovate, inoltre si prevede la formazione di un parco giochi aperto tutto l’anno; gli spazi esterni saranno riqualificati con l’inserimento di zone verdi e percorsi pedonali.
L’investimento per rilanciare il centro balneare è stimato 10,5 milioni di franchi, sussidiato dal Cantone nella misura del 25% (in base al credito concesso per le aggregazioni 2013).
È confermata la partecipazione del Tcs, il quale però potrà usufruire in diritto di superficie di un’area ridotta: 8.800 metri quadrati rispetto ai 15mila ipotizzati. Una scelta voluta per «favorire un inserimento più armonioso nel paesaggio dei contenuti glamping». Il villaggio – del costo di 6 milioni interamente finanziato dal Tcs – sarà costituito da 32 alloggi con la possibilità di ospitare fino a 130 persone. «Le costruzioni saranno realizzate con materiali amovibili e leggeri, nel rispetto del patrimonio naturale e arboreo», precisa il Municipio. Per adeguare la destinazione e i parametri edificatori è stato necessario elaborare una variante di Piano regolatore.