Il 20 agosto 1974 è una data che ha segnato il percorso legato all’emancipazione delle donne e della parità di genere. Le ausiliarie di Lugano furono le prime donne in Ticino a svolgere un servizio di polizia esterno, vestendo la celebre uniforme rossa – realizzata dalla locale scuola di abbigliamento professionale – infrangendo lo stereotipo di una professione considerata prerogativa esclusiva degli uomini. In questo passaggio epocale, significativi furono i contributi lungimiranti dell’allora vicecomandante Jvan Weber e del comandante Erminio Bottinelli, a favore della parità fra i sessi sul lavoro.
Fu così che il 1° ottobre 1974 entrarono in servizio sei ausiliarie: Olga Bernasconi, Fernanda Campoleoni, Duska Grassi, Claudia Pirovano, Angela Rigamonti e Graziella Tamborini. Dopo quattro mesi di scuola reclute, le neo-poliziotte svolsero attività legate alla gestione e direzione del traffico, al controllo delle zone di parcheggio e dell’uscita degli allievi da scuola, ai corsi di educazione stradale per i bambini delle elementari, nonché un servizio di informazione al pubblico.
Per il servizio notturno e il porto dell’arma le agenti dovettero però aspettare fino al 1° gennaio 1990, quando si aprì un nuovo capitolo della storia del Corpo, e le donne poterono vestire la stessa uniforme dei colleghi uomini. Una curiosità: le agenti Nicoletta Bizzozzero e Lorena Brumana ottennero una speciale dispensa per continuare a vestire la storica uniforme rossa...