Robston, papà di Angele, mostra con orgoglio le stoffe «kitenge» che ha acquistato attraverso un dono speciale ricevuto da una famiglia in Ticino, con cui cucirà abiti e accessori da rivendere nel suo chiosco nel quartiere di Kibera, a Nairobi. Elsa, mamma di Bianca, ha un sorriso soddisfatto sul volto: ha potuto rifornire la sua bancarella di abiti con nuovi capi per migliorare le entrate della famiglia e aiutare gli studi della figlia, in collegio alle superiori in una cittadina sul lago Vittoria. Ann ha 15 anni e un sogno: diventare stilista di moda; per questo a scuola ce la sta mettendo tutta.
Aiuti a bambini e famiglie
Sono alcune delle storie che stanno arrivando nelle caselle di posta elettronica di diverse persone, gruppi e famiglie in Svizzera: dal Kenya, i ragazzi e le loro famiglie del progetto «sostegno a distanza» di Avaid (Associazione volontari per l’aiuto allo sviluppo, con sede a Lugano) mandano notizie e resoconti. Il sostegno consiste in un contributo fisso di 600 franchi all’anno per un bambino o bambina in stato di particolare bisogno, per coprire le spese scolastiche, la mensa, la sanità di base, le attività ricreative e i bisogni elementari. Sono previsti pure aiuti alle famiglie affinché riescano ad uscire dalla morsa della miseria attraverso corsi di formazione professionale, inserimento lavorativo, supporto a microattività commerciali e di servizio.
Un operatore sociale sul territorio
Il progetto si svolge in Kenya, a Nairobi, in un’area urbana molto povera, Kibera, dove le case sono precarie e i servizi igienici, l’acqua e l’energia scarsamente accessibili. Le persone vivono tra gravi difficoltà, povertà, violenza, promiscuità. Per questo un progetto che aiuta bambini e famiglie a migliorare le proprie condizioni, a partire dall’educazione, è molto utile e porta risultati tangibili. Ogni beneficiario viene seguito da un operatore sociale che monitora i bisogni, i miglioramenti, le eventuali emergenze, e mantiene le comunicazioni con la famiglia sostenitrice (o persona o gruppo) in Svizzera.
Un saluto da Nairobi
Una serata dedicata a questo progetto è organizzata sabato 28 maggio alle 20.30 nella sala teatro della parrocchia di Breganzona, con musica classica e contemporanea proposta dal Trio Concordia C(h)orus, alternata a versi di Gaetano Troccoli recitati dall’attrice Agnese Troccoli. Antonino Masuri, coordinatore del sostegno a distanza di Avaid, interverrà in collegamento video da Nairobi. Informazioni su avaid.ch.