Sono numeri importanti quelli riferiti dai rappresentanti del Municipio intervenuti, martedì 28 marzo, alla cerimonia indetta sul cantiere della futura sede della Divisione degli spazi urbani. Una struttura moderna, all’avanguardia dal punto di vista energetico e convincente anche sotto il profilo paesaggistico, nonostante la mole dell’opera disegnata dallo studio Epure di Moudon, vincitore del concorso di architettura con il progetto «Ginger e Fred». L’investimento di 55 milioni di franchi è impegnativo per Lugano, che tuttavia non può prescindere da questa realizzazione.
La necessità di abbandonare la sede in via Sonvico per far posto al Nuovo quartiere di Cornaredo e di riorganizzare i servizi adibiti alla cura del territorio in funzione dei perimetri allargati della «Grande Lugano» non sono mai stati messi in discussione sul piano politico. Non si può dire altrettanto per le proposte avanzate – tra le quali l’area ex Ptt a Viganello – cadute per ragioni diverse. L’opzione di centralizzare le attività del Dsu alla Stampa ha invece messo tutti d’accordo e, grazie all’allora vice sindaco Michele Bertini e al direttore Roberto Bianchi, il progetto ha subìto un’accelerazione. Altrettanto rapido è stato l’iter politico, con il voto risolutivo del Consiglio comunale.
L’area di 38mila metri quadrati è stata ripulita e predisposta per accogliere i due padiglioni (Ginger e Fred, appunto) i quali saranno uniti da un cortile centrale. Il volume a sud sarà adibito ai depositi, alle autorimesse e alle officine della Divisione gestione e manutenzione; quello a nord agli spazi dedicati al personale, alle officine e agli uffici amministrativi. La struttura ospiterà anche il laboratorio di segnaletica della polizia e un deposito dei pompieri.
Alla cerimonia sono intervenuti il sindaco Michele Foletti e le municipali titolari del dossier: Cristina Zanini Barzaghi, a capo del Dicastero immobili e Karin Valenzano Rossi responsabile degli Spazi urbani. I relatori hanno evidenziato l’importanza del settore da cui dipende la cura del territorio (urbano e «verde») e la qualità di vita degli abitanti. Il Municipio ha pensato anche ai propri collaboratori affinché abbiano condizioni di lavoro adeguate e funzionali. Sono state pure elogiate le virtù di un progetto che privilegia il legno quale materiale da costruzione e predispone un impianto fotovoltaico che copre l’intero fabbisogno di energia.