Sono stati accolti con soddisfazione a Pregassona le recenti decisioni prese a Palazzo Civico in merito al progetto avviato nella frazione di Orlino per dare l’accesso a un terreno edificabile.
Con risoluzione dell’11 ottobre, il Municipio ha infatti sospeso la procedura edilizia per i lavori stradali in via Selvapiana e riconosciuto l’opportunità di approfondire il tema. In particolare saranno condotte verifiche sulla possibilità di mantenere la pavimentazione pregiata esistente senza però rinunciare al carattere stradale del vicolo. Questo atteggiamento dell’autorità comunale è stato confermato, qualche giorno più tardi, nella risposta all’interrogazione del consigliere comunale Nicola Schönenberger (Verdi) intitolata appunto «Proteggere Orlino».
«Apprezziamo la risposta del Municipio, che di fronte alle numerose proteste ha deciso di sospendere le pratiche e di approfondire la questione», scrivono gli Amici della chiesa di Orlino, promotori tra l’altro di una petizione firmata da 590 persone convinte che via Selvapiana debba «restare pedonale». In una presa di posizione, si ricorda che il sentiero, che ricalca l’antica via che conduceva alla chiesetta, è segnalato nell’Inventario delle vie storiche.
Il Municipio propone di renderlo carrozzabile per garantire l’accesso a un terreno edificabile che ne è sprovvisto. Un terreno – precisano – «definito edificabile a causa di una pianificazione lacunosa e improvvisata risalente a parecchi anni fa». Ma tant’è! L’associazione Amici di Orlino ribadisce la richiesta di «abbandonare totalmente» il progetto del Municipio a favore di una soluzione «che consenta al proprietario di costruire come suo diritto e al sentiero di mantenere le sue caratteristiche originarie». Su questa posizione si è allineata anche la Società ticinese per l’arte e la natura (Stan). Il timore è che il transito delle auto e, seppur in via eccezionale, delle macchine da cantiere, possa danneggiare l’edificio religioso, bene culturale protetto d’importanza cantonale.
Nella foto: gli Amici della chiesa di Orlino non si accontenteranno di una soluzione che salvaguarda unicamente la pavimentazione pregiata.