A Lugano il voto per il rinnovo del Municipio e del Consiglio comunale era previsto per la domenica 4 maggio, ma sulle pagine dei quotidiani non mancano già dalla metà di aprile richiami al sostegno all’uno o all’altro partito. Accanto ai tradizionali schieramenti liberale, conservatore e socialista, sostenuti dai rispettivi giornali (Gazzetta ticinese, Popolo e Libertà e Libera Stampa) appare un nuovo partito, Rinnovamento economico, che trova sostegno sul Corriere del Ticino, come leggiamo il 23 aprile 1924: «Per quanto contrari alla formazione di gruppi e di partiti senza una base di principi, tuttavia siccome nel programma del Gruppo di Rinnovamento economico vengono sostenute idee di ordine economico-sociale affini alle nostre, così ospitiamo di buon grado gli articoli con cui il gruppo di Rinnovamento economico illustra la propria campagna per le prossime elezioni comunali».
La presenza di Rinnovamento economico non è ben vista soprattutto dal partito liberale. Leggiamo su Gazzetta ticinese il 25 aprile: «Questo gruppo, scarsamente affermatosi sul terreno cantonale lo scorso anno, tenta di far sentire la sua voce anche nelle faccende municipali e inizia una campagna giornalistica sul Corriere del Ticino… Ma c’è di più: gli uomini che oggi partono all’assalto del Municipio liberale furono sempre trattati con deferenza dal Partito, che li elevò ad alte cariche e dette loro posto nelle più importanti Commissioni, ascoltando la loro voce, che non fu mai dissenziente».
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