A Ponte Capriasca c'è un importante patrimonio da riportare alla luce, costituito da fotografie, documenti e testimonianze del passato; documenti che spesso giacciono nelle soffitte e negli scantinati e che meritano di essere restituiti alla collettività. Ne sono consapevoli il Municipio e la Biblioteca comunale Equilibri di Ponte Capriasca, che da tempo riflettono su questo tema e si interrogano su come individuare e recuperare questi materiali, allo scopo di metterli a disposizione di tutti.Un primo passo è stato fatto martedì 24 gennaio in occasione della serata pubblica «Cent'anni di immagini della Capriasca», svoltasi nella sala comunale alla presenza di Nicola Arigoni e Katia Piccinelli, presidente rispettivamente conservatrice dell'Archivio audiovisivo di Capriasca e Val Colla (Acvc). Creata nel 2007, l'associazione con sede a Roveredo ha finora raccolto e catalogato 8mila immagini d'epoca e registrato un centinaio di conversazioni con anziani che hanno raccontato il loro vissuto personale e offerto uno spaccato su tradizioni, usi e costumi dell'epoca.Poche finora (una decina) le fotografie provenienti da Ponte Capriasca, che di conseguenza rappresenta per l'Archivio un interessante terreno d'indagine.L'incontro del 24 gennaio, promosso dai responsabili della Biblioteca Equilibri e dal Municipio, vuole creare le premesse per l'avvio di un lavoro che favorisca l'emersione di queste preziose tracce del passato. Katia Piccinelli ha spiegato dapprima il funzionamento dell'Archivio nell'ambito della raccolta delle immagini, della catalogazione e della condivisione, che avviene prevalentemente online, tramite il sito www.acvc.ch.Importante per gli operatori sono i contatti diretti con gli informatori, non solo per il rinvenimento delle fotografie, ma anche per l'assunzione delle informazioni e delle spiegazioni che aiutano a decifrare le immagini, a identificare le persone, a riconoscere i luoghi, a contestualizzare le scene.Nel corso della serata sono state proiettate alcune foto significative catalogate dall'Acvc. L'emigrazione, la vita nei paesi, i lavori nei campi, le feste, il tram, la scuola, il paesaggio, le personalità… sono stati i temi più rappresentati. Belle le inquadrature degli sciatori in azione sui pascoli innevati di Condra, delle «famiglie bene» di Lugano in villeggiatura sui monti della Capriasca, oppure della costruzione della capanna Monte Bar a metà degli anni trenta. Interessanti e inedite alcune foto messe a disposizione della famiglia Meyer, riguardanti il campeggio con piscina in esercizio nella campagna di Ponte Capriasca dal 1957 ai primi anni settanta.Chi fosse interessato a sottoporre materiale può contattare l'Archivio scrivendo a info@acvc.ch o telefonando allo 091 943 26 59. La sede di Roveredo è aperta il lunedì (14-17) e il sabato (14-17.30).
i.p.