«Ho riconosciuto Lorenzo Rossi – racconta – e con la sua preziosa collaborazione siamo riusciti a dare nome e cognome a tutti gli scolari ritratti e persino alla maestra Tatiana Conti. Con non poca difficoltà e molto tempo, abbiamo rintracciato tutti gli allievi che nell’anno 1967 frequentavano le classi elementari 3a, 4a e 5a a Pazzallo. Tutti tranne uno, purtroppo scomparso». È così che la mattina dello scorso 25 maggio, dopo ben 56 anni, 14 dei 19 allievi presenti nella foto in bianco e nero si sono ritrovati con la loro maestra a posare sullo stesso piazzale per un nuovo scatto. «È stato un momento di grande emozione, che abbiamo voluto festeggiare con un pranzo conviviale all’Osteria Pazzallo. In un’atmosfera gioiosa abbiamo rivissuto i bei tempi rievocando bellissimi ricordi, cui la maestra Tatiana aggiungeva particolari e delucidazioni. Un’insolita occasione che ha suscitato intensa commozione e belle sensazioni per tutti. Era dai tempi della scuola che i compagni di allora non si riunivano, anche se in questi oltre cinque decenni qualche sporadico incontro c’è stato». Dopo questa simpatica rimpatriata i compagni di Pazzallo si sono lasciati con una solenne promessa, quella di rivedersi ancora «magari prima del prossimo cinquantenario»!
Nella foto d'epoca, in prima fila, seduti da sinistra: Nadia Marchi, Isa Pallick, Angela Defaveri, Daniela Pagnamenta, Jacqueline Scherf, Ninetta Ortolano. Seconda fila, da sinistra: la maestra Tatiana Conti, Gabriella Marchesi, Marisa Von Kranichfeldt, Laura Castellari, Luigina Bertoli, Annamaria Lamsweerde. Terza fila, da sinistra: Lorenzo Castellari, Dany Gaffuri, Gianluigi Regazzoni, Daniel Kellenberger, Roberto Molina, Lorenzo Rossi e Davide Baccanelli (†).
Nella foto recente, davanti seduti da sinistra: la maestra Tatiana Conti, Nadia Marchi, Isa Pallick, Angela Defaveri, Jaqueline Scherf. In piedi, da sinistra: Lorenzo Castellari, Dany Gaffuri, Gabriella Marchesi, Gianluigi Regazzoni, Marisa Von Kranichfeldt, Daniel Kellenberger, Roberto Molina, Lorenzo Rossi e Annamaria Lamsweerde.