Il gruppo di allievi ospiti dell'Ospizio per bambini gracili di Sorengo dal 1946 al 1954 è più unito che mai. Periodicamente si ritrova, abitualmente a Origlio in un bel ristorante designato a sede sociale, se ci è permesso esprimerci così. Oppure nel Locarnese, dalle parti del centro sportivo di Tenero o in casa privata dei coniugi Franca e Angelo, specialisti in polenta alla ticinese. Un gruppetto dinamico, malgrado le numerose primavere sulle spalle: la solida camerateria alleggerisce il peso degli anni e permette di trascorrere in lieta compagnia il tempo a disposizione. Insieme rievochiamo quel tempo ormai lontano, la nostra gioventù a Sorengo. C'erano Cora Carloni, direttrice dell'istituto, Carla Lombardi, Anna Muzio e Annamaria Pelli, maestre di scuola purtroppo scomparse. E come non ricordare Plinio Cristini, giardiniere scrupoloso, la voluminosa Angiolina Manzoni, responsabile della cucina, personaggi arrivati anch'essi purtroppo al capolinea. Se poi parliamo di noi stessi, si potrebbero fare piacevoli risate. Per esempio: il Binetti, sopranominato il «Farmacista del villaggio», il Learco «Veget», ul Gianni ciclista dal Mendrisiot, come pure ul Sergino.
Non possiamo tralasciare le deliziose compagne di classe: Fabrizia ruba cuori, Illeana la super donna, purtroppo deceduta da poco, Franca Donada di Mendrisio, Miriam, Luciana, Irene, ecc… E per terminare, venia agli altri numerosi compagni e compagne, come ul Pita Giuliano di Rovio. Malgrado la diversità, la vita era semplice, non mancavano le nostalgie essendo lontani da casa, ma l'amicizia che avevamo instaurato tra noi ci aiutava a dimenticare la nostra sorte, purtroppo in mano ad altri. Come dimenticare il laboratorio dove si realizzavano i lavoretti vari, con il traforo su compensato in voga a quel tempo. Con la neve era festa grande. Le stagioni erano regolari, la coltre bianca abbondante: a ricreazione ci si improvvisava campioni di bob con le Davos in dotazione al collegio. E poi la festa della scuola annuale con teatro, recite e altro; spettatori, le nostre mamme e parenti invitati per l'occasione. Triste a dirsi, tutto è cambiato sul sedime dell'istituto: il progresso edilizio ha avuto la meglio, il cemento ha sostituito i vecchi caseggiati storici, soprattutto per noi. Segnarono la nostra gioventù.
Gianni Ceppi
La foto, messaci a disposizione da Renato Binetti, è degli anni '50. Ritrae un folto gruppo di allievi dell'Ospizio per bambini gracili di Sorengo, oggi Otaf. I sacerdoti seduti in prima fila sono, da sinistra: padre Rocco, l'allora parroco di Sorengo, il vescovo Jelmini e mons. Giovannini. In quarta fila dal basso, terza da sinistra, si riconosce la signorina Cora Carloni, cui oggi è dedicata una struttura dell'Otaf di Sorengo.
Alcuni ex allievi dell'istituto di Sorengo in una recente rimpatriata. In piedi da sinistra si riconoscono: Learco, Franca, Giuliano, Alba, Fabrizia, Luigia (sorelladi Gianni); accosciati: Renato, Gianni e Manuela.