Dalla collezione di Antonio Vanoni, due bellissimi battelli a vapore che hanno solcato le acque del nostro bel lago fino agli inizi degli anni sessanta del secolo scorso. Nella prima foto si vede il «Sempione» in navigazione, carico di passeggeri. Il lussuoso e veloce battello fu costruito nel 1903 dalla ditta Gebrüder Sulzer di Winterthur. Aveva una lunghezza di 45,50 metri e una larghezza di 9,30. La macchina a vapore (sistema Compound a 2 cilindri fissi) azionava le ruote laterali a pale. Il propulsore sviluppava una potenza di 300 cavalli e dava una velocità di 27,1 km/h. Il peso dello scafo era di 133,5 tonnellate, la portata di 420 passeggeri. Il «Sempione» possedeva una sala di prima classe in legno di noce intarsiato. Dopo la fine della Seconda guerra mondiale i forni a carbone furono sostituiti da bruciatori a nafta che permettevano alle caldaie di raggiungere in poche ore la pressione necessaria per muovere le macchine.
L'«Italia» carico di passeggeri, fotografato in prossimità del pontile Lugano centrale. Era stato costruito nel 1908 dalla Escher Wyss di Zurigo. Aveva una lunghezza di 46,50 metri e la larghezza di 9,20. Era munito di macchina a vapore sistema Compound a 2 cilindri fissi con una potenza di 300 cavalli, che gli permetteva di sviluppare una velocità di 26,5 km/h. Aveva un peso di 141,5 tonnellate e una portata di 430 passeggeri. Era un battello lussuoso con prua e poppa a livello del ponte raso e con la sala di prima classe interamente in legno di mogano. Fu demolito nel 1962.
Chi volesse saperne di più può consultare il libro di Antonio Vanoni intitolato «Il Lago di Lugano 1848-1987, Storia della navigazione e delle ferrovie di collegamento del Lago di Lugano» pubblicato nel 1988 dalla Fontana Print a cura delle Edizioni Edelweiss.