La bottega di Amalia Donini a Lugano; Allievi di Morcote nel 1965

La bottega di Amalia Donini a Lugano

Anno 1910/1915. Siamo in piazza Liceo 51, davanti a un esercizio commerciale d’altri tempi: la bottega dei coniugi Angelo Parini e Amalia Donini, bisnonna di Giorgio Conti. Attento lettore della Rivista di Lugano, di recente Conti ci aveva consegnato per la pubblicazione un’altra bella fotografia d’inizio Novecento. Immortalava alcuni bambini vicino alla fontana collocata nella medesima piazza. 
Questa immagine presenta invece un negozio, aperto nel 1903 all’angolo tra via Peri e Salita Chiattone. Il contratto di locazione, che stabiliva un canone annuo di 800 franchi, precisa che il negozio era adibito alla vendita di droghe, coloniali e «vino da trasportarsi». Amalia Donini posa sull’uscio con lo sguardo rivolto verso il fotografo. Le insegne con l’elenco della mercanzia sono parzialmente fuori campo e quindi in buona parte indecifrabili. Le scope, le corde e gli oggetti in vetrina rivelano che vi si trovava un po’ di tutto: cioccolata, vino, sapone, tabacchi, pipe... «C’era pure il sale», precisa il signor Conti, che conserva l’antica stadera con cui si pesavano i sacchi.

Allievi di Morcote nel 1965

Riceviamo da Morcote una foto di gruppo delle classi delle elementari, ritratte insieme alle maestre Manuela Giambonini e Ines Oppizzi. Siamo nel 1965 sul piazzale delle scuole.

Fila dietro (da sinistra): Leonardo Della Santa, maestra Manuela Giambonini, Mauro Marcon, Bruno Cottini, Graziano Isella, Ettore Vanossi, Massimo Perlasca, Pepito Zehnder, Felice Balmelli e maestra Ines Oppizzi.
Seconda fila (da sinistra): Nicola Maspoli, Rinaldo Rinaldi, Maria Grazia Pegurri, Maristella Dubini, Teresa Vanossi, Fiorella Bizzini, Rossella Pegurri, Iris Hofferbert, Elena Baruffini, Brunello Aprile e Giovanni Isella.
Seduti (da sinistra): Adriana Zamblera, Antonella Soldati, Patrizia Maspoli, Andrea Hofferbert, Alessandra Mina, Elena Spelgatti, Lorena Canepa, Gloria Della Santa, Carla Cottini e Cristina Lott.
Davanti (da sinistra): Giacomo Pegurri, Mauro Mauri, Denis Tamborini e Marco Zanzi.