Nel 1977 la Pro Molino Nuovo è stata protagonista di una vera impresa: organizzare otto giorni consecutivi di animazioni nel quartiere, da venerdì 26 agosto a domenica 4 settembre. Appena un anno prima, era il 22 settembre 1976, la Pro era rinata per volontà di un gruppo di giovani del quartiere: il comitato era formato da Bruno Abderhalden (presidente), Luciano Castelletti (vice), Brunello Soldini, Luciano Fornara, Luigi Stucchi, Fabrizio Casanova (cassiere) e Raffaella Lomazzi (segretaria).
Una squadra affiatata ed entusiasta che – dopo aver proposto nei mesi precedenti castagnate e feste per San Nicolao, carnevale e la fine delle scuole – si è appunto distinta per l’organizzazione della «8 giorni di Molino Nuovo» in un capannone dietro le scuole della Gerra, sul posteggio di Cornaredo.
Il programma – stampato in italiano, francese e tedesco – era ricco, variegato e di qualità. In apertura il concerto del cantautore italiano Claudio Baglioni, a seguire una serata di ballo con il complesso Soul-Fire a favore della Società pallacanestro Lugano-Molino Nuovo, la festa delle costine, la serata ricreativa «Agost: giò’l soo l’è fosch» presentata da Raniero Gonnella (con attori dialettali della Rsi, mandolini, bandelle, Canterini di Lugano...), la discoteca con Radio International, l’elezione di Miss Lugano e altro ancora.
Grazie a ritagli di giornali messi gentilmente a nostra disposizione da Remo Abderhalden (figlio di Bruno), pubblichiamo alcune foto e commenti di quegli indimenticabili «8 giorni di Molino Nuovo».
L’apertura, come detto, era affidata a Claudio Baglioni, astro nascente della canzone italiana. Il Corriere del Ticino parla di «tendopoli stracolma», con Baglioni «che non si è certo risparmiato, cantando a pieni polmoni le canzoni che l’hanno reso famoso». Il Giornale del Popolo ha dato i numeri: «Erano in 2.500 ad ascoltare e applaudire Baglioni». Aggiungendo che «il programma della Pro Molino Nuovo è partito con il vento in poppa».
Bene sono andati anche gli appuntamenti successivi, in particolare «Agost: giò’l soo l’è fosch», serata indetta a favore dell’Associazione ticinese genitori e amici dei bambini bisognosi di educazione speciale (Atgabbes). «Protagonisti – scriveva Il Dovere – gli attori dialettali della Rsi, con Pino Guerra e il suo complesso, Leonia e la beniamina di Molino Nuovo: Maddalena Sanvido (la simpatica «Lena» per gli abitanti del rione), alla quale sono andati gli applausi più calorosi, che i luganesi già le attribuivano una quarantina d’anni orsono».
Franco Rosi ha invece condotto la serata dedicata al concorso «Miss Lugano», vinto dalla pregassonese Monica Brugnoni.