Lungo il percorso erano state allestite delle postazioni in cui si interpretavano alcuni episodi e opere della vita del santo come la cura degli appestati, l’arresto e l’incarcerazione, la morte. Queste scene erano interpretate dai fedeli, indossando costumi richiesti oltre Gottardo per questa particolare rappresentazione, molto sentita, che si sarebbe dovuta ripetere ogni 10 anni. All’edizione successiva del 1944 si rinunciò a causa della guerra, mentre nel 1954 fu ripristinata. Quella fu l’ultima rappresentazione proposta con quelle modalità.
Nella prima foto, la processione sfila nel 1934 nelle vie del paese. Era la prima edizione della festa e aveva mobilitato l’intera comunità dei fedeli.
La seconda foto mostra una delle postazioni allestite lungo il percorso per rappresentare alcuni momenti significativi della vita del santo.
La terza fotografia ricorda la celebrazione del 1954. In primo piano con la ferula impugnata nella mano sinistra, Emilio Fraschina, che dirigeva la processione. Al suo fianco il chierichetto Livio Fraschina (che poi diventerà docente di teologia), Isidoro Lubini, il sagrestano Erminio Pongelli. Alle loro spalle si riconoscono: Armida Albertolli con la figlia Fernanda, Paolo Albertolli, Delia Bernasconi, Aldo Dolci, Pio Bernasconi e Sebastiano Bernasconi.