#Città e quartieri | 06/11/2024

Nuove costellazioni per mettere ordine in Città

Roberto Guidi

Il Municipio di Lugano ha approvato il Piano direttore, che guarda al 2050 ed è preludio ai 9 Piani regolatori locali in sostituzione dei 23 odierni.

Auspicato sin dal 2004 con le prime aggregazioni del nuovo millennio e lanciato ufficialmente nel 2015, il dossier relativo al Piano direttore (Pd) comunale è finalmente arrivato sui tavoli del Municipio, che l’ha approvato la scorsa settimana dando di fatto il «la» alla necessaria riorganizzazione territoriale di Lugano. Oggi sono in vigore 23 Piani regolatori, quasi tutti concepiti singolarmente (4 sono intercomunali), ciascuno con le proprie peculiarità che a volte cozzano contro quelle dei vicini. Mancano insomma una visione d’assieme e un progetto per il futuro.
Figlio di una vasta consultazione (tavole rotonde, esposizioni, incontri, passeggiate...), il Piano direttore ha un valore strategico, non è vincolante, fornisce indirizzi, è flessibile e non prevede rivoluzioni. Il gremio di esperti che l’ha confezionato – Gruppo Studio Paola Viganò, vincitore nel 2021 dei mandati di studio paralleli – auspicava scelte maggiormente drastiche e coraggiose: a Palazzo Civico si è preferito giocare un po’ al ribasso e adottare un documento che accontentasse le sensibilità di tutti i municipali e dei partiti rappresentati, in modo da non iniziare con alcuni scontenti e il rischio di trovare ostacoli in Consiglio comunale.