#Antichi ricordi | 09/04/2025

In fuga da Milano, i Baggi aprono in via Pessina

Una riunione di famiglia offre lo spunto per ripercorrere una storia di emigrazione, le cui origini risalgono alla metà dell’Ottocento. La Valle di Blenio, Milano e Lugano sono le tappe di un percorso di successo che ha legato la famiglia Baggi al commercio e all’imprenditorialità.

Andando indietro nel tempo risaliamo al diciannovesimo secolo, quando mio nonno Celestino Baggi (1860-1925) conduceva un negozio di frutta e verdura a Milano. Erano i tempi in cui dalla Valle di Blenio si emigrava per sostentare i famigliari rimasti in Ticino. Al nonno sono seguiti mio padre Vincenzo e gli zii Costante e Primo, che per iniziare frequentano le scuole a Milano, per poi rilevare l’attività del negozio.
Successivamente, gli anni trenta dello scorso secolo vedono i fratelli Vincenzo e Costante trasferirsi a Lugano, stufi delle ingerenze dei fascisti che passavano regolarmente ad alleggerire le casse: «facevano la cassa» diceva il papà. La situazione politica era molto migliore a Lugano. Qui, dopo alcuni giorni d’ispezione, optano per stabilire il loro negozio in via Pessina, in quanto strada di transito sempre ben frequentata, mantenendo l’attività a Milano gestita da Primo, nel caso a Lugano non funzionasse. Con loro si trasferiscono anche la zia Agnese e Giuseppe Scossa-Baggi, «ul Papin» di Ludiano, già presenti nel negozio di Milano. Un particolare: per mantenere l’unione con l’attività in Lombardia, sulle prime fatture dell’azienda di via Pessina figurava l’intestazione «Fratelli Baggi Milano-Lugano».
Messo in piedi il negozio, vanno a vivere in un appartamento sopra lo stesso, fino a quando hanno l’occasione di rilevare all’asta una proprietà a Cassarate. Qui, oltre a trasferire la propria abitazione, allestiscono col tempo il magazzino necessario per il negozio, che si sta ampliando.
Da questo momento inizia la crescita della famiglia: papà Vincenzo si sposa con Modesta Saglini di Malvaglia e dall’unione nasceranno cinque figli. Mia sorella Marialuisa si unisce con Carmelo Peduzzi di Dongio della famiglia di commercianti di vino, dando inizio a un proprio ramo che conta già nove persone. Inizialmente la famiglia si trasferisce a Turbigo, nel nord Italia, per gestire una cava messa in piedi dall’intraprendente zio Angiolino, mentre nel 1976 fanno ritorno in Ticino. Un’altra mia sorella, Giannina, è andata in sposa a Giuseppe Mion, che nel frattempo aveva rilevato l’attività commerciale di Lugano dei fratelli Baggi. Dall’unione arrivano dodici discendenti.
Un’altra discendenza inizia con il sottoscritto, che si unisce in matrimonio con Gianna Poma di Malvaglia, figlia dell’impresario Giovanni, non tradendo la tradizione di mantenere i rapporti con la Valle di Blenio. Inizia anche qui una discendenza che conta ora complessivamente undici persone.
Per rinsaldare questi rapporti, alcuni mesi or sono l’intero gruppo si è riunito: un’occasione per far la conoscenza degli ultimi arrivati, con i quali non tutti avevano contatti. È nostra intenzione ripetere regolarmente in futuro questa esperienza, al fine di promuovere la conoscenza di ulteriori nuovi arrivati, non sempre evidente visto il progressivo estendersi della piramide. 

Vincenzo Baggi

Foto 1: La bottega di frutta e verdura a Milano, con uno dei titolari in posa davanti all’entrata.

Foto 2: via Pessina addobbato per la Festa della vendemmia, con papà Vincenzo, zia Agnese e una commessa.

Foto 3: Foto di gruppo alla riunione di famiglia.

 

Coro San Rocco, ecco i nomi
La foto pubblicata nell’edizione del 14 febbraio immortala il Kirchenchor San Rocco. La conferma arriva da Verena Schnyder sposata Kohler, che cantava nella formazione canora luganese.
«In giugno – ricorda la signora Schnyder – il coro partecipava con altri gruppi, alcuni provenienti da oltre Gottardo, al “Cenerifest”». La foto è stata scattata alla fine degli anni quaranta proprio in quell’occasione. «Si cantava tutte le domeniche durante le messe in latino nella chiesa San Rocco. Inoltre sono state organizzate feste, musical, teatrini e altro, specialmente all’Albergo Pestalozzi di Lugano. Quando non c’erano più dirigenti, si è formato un gruppo che cantava in italiano con accompagnamento alla chitarra. Dopo alcuni anni di prove e di esercizi, nel 1972 è stato costituito il Coro Kolping Singers Lugano». Verena Kohler-Schnyder e il marito Hans Kohler erano tra i promotori e co-fondatori, ora soci onorari.
La signora Verena ha riconosciuto alcune persone raffigurate sulla foto:
1 e 2 I coniugi Kraushaar.
3 Hermann Schnyder, presidente e tenore.
4 Mandy Schnyder.
5 Clara Gebel, corista.
6 Bernhardsgrüter, maestro e organista.
7 Emma Conti, dirigente.
8 Verena Schnyder.
9 Cecilia Schnyder sposata Eiholzer.
10 Josef (Pepi) Schnyder.
11 Leo ???.