Quando cominciai a fare giornalismo, Giancarlo Rè era già attivo, con ruoli e visibilità nel pubblico. Ho attraversato mezzo secolo di mestiere a vari livelli, cominciando da cronista come sempre succedeva allora, e di lui dovevo riferire per i suoi interventi, specialmente nel mondo della scuola e della politica, con occhio puntato su Lugano. Ancora oggi lui è protagonista con la sua esperienza e il suo equilibrio. Continua a scrivere, a formulare proposte, esprimere le sue opinioni con le quali crea interesse e dibattito. E questo è solo un approccio di ritratto per l’ing. Giancarlo Rè, che continua a solcare la quotidianità, osservando i cambiamenti e interpretandone le esigenze.
La prima e più ampia finestra è per l’istruzione: fu tra i fondatori della Scuola tecnica superiore (Sts) di Trevano, con successive diramazioni a Manno (nel 1993, dove è stato direttore) quindi a Mendrisio per le formazioni di architettura e ingegneria e a Viganello per informatica ed elettronica. Poi c’è stata la politica, alla quale ha dato il suo intelligente e misurato contributo da consigliere comunale, ininterrottamente per qualcosa come 45 anni, con presidenza del legislativo cittadino nel 1977-78. Per non farsi mancare niente, ha dato il suo apporto anche alla salvaguardia del territorio e del paesaggio nel gruppo ticinese di Espace Suisse (già Aspan), dov’è stato alla testa dal 2004 al 2020. Tutto questo percorso sta a significare soprattutto una non comune passione nel fornire il proprio apporto di operosità e ingegno per la «sua» comunità, con una determinazione costante: guardare avanti.
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