La gentile signora Marili, nata e cresciuta a Cimadera ma residente a Pregassona, ci consegna una rara fotografia rinvenuta nella sua casa di montagna. Ritrae un gruppo di giovani in abiti molto eleganti. Siamo sulla piazzetta in alto al paese, ora quartiere di Lugano, con la fontana da cui si attingeva l'acqua, assente allora in parecchie case. A lato si diparte il sentiero grezzo che porta alla «Piazzascia», dove la sera le donne aspettavano le bestie di ritorno dai pascoli, da rinchiudere poi nelle stalle e nell'ovile. Alla «Piazzascia» è stata costruita una cappelletta e d'estate vi si tiene una festa. «I giovani del posto non giravano con la cravatta in un paese rurale come Cimadera! E neppure con il vestito alla moda indossato dalla ragazza in bianco, che appare nella foto sulla destra». Sono riflessioni che Marili condivide con Manfredo, pure lui nato e cresciuto a Cimadera. Ci si chiede quindi chi sono e da dove vengono le persone che compaiono nell'immagine. Potrebbe trattarsi di figli di emigranti «colèta» tornati in paese per festeggiare l'anziana che siede con loro. Se qualche lettore fosse in grado di fornire informazioni o indizi può rivolgersi alla redazione della Rivista di Lugano.e.s.