Il Museodellamemoria.ch (MdM) è nato tredici anni fa grazie all’iniziativa di un membro del comitato dell’Associazione ticinese terza età (Atte), Elio Venturelli. In tutti questi anni sono stati raccolti dai volontari che ci lavorano con passione, più di mille documenti tra testimonianze, film, articoli pubblicati da riviste regionali, recensioni di libri, fotografie storiche… È ospitato dalla grande piattaforma Lanostrastoria.ch promossa dalla Fondazione Patrimonio Culturale Rsi. Ultimamente è nato un avvincente e ricco dossier che racconta della nostra Radio, novant’anni compiuti proprio nel 2023. I collaboratori del Museo della Memoria sono partiti da una pubblicazione di Renato Ramazzina – patrocinata dal Consiglio anziani del Cantone Ticino – dal doppio titolo: «100 anni di stazioni radio in Europa 1922-2022 / La stazione radio del Monte Ceneri 1933» e da un articolo di Raffaella Brignoni uscito sulla nostra Rivista in aprile. Via via questi scritti si sono uniti ad altri documenti quali l’intervista a Edvige Hess-Sassi, annunciatrice storica di Radio Monteceneri, la cronaca del primo sbarco sulla luna, un’intervista all’attore Amedeo Nazzari; si possono pure riascoltare vecchi programmi radiofonici, ad esempio sul pittore Felice Filippini o sullo scultore Remo Rossi.
Vi abbiamo incuriositi? Visitate il museodellamemoria.ch.
1) Stazione radio del Monte Ceneri nel 1933.
2) La scala parlante, Conferenza delle Onde, Lucerna 1933. Monte Ceneri a 1167 kHz.
3) La «stazione radio nazionale onde medie del Monte Ceneri» nel 1972, oggetto definito di importanza nazionale, iscritto nell’Inventario dei beni culturali del Canton Ticino.
4) 1961: Lauretta Steiner e Fausto Sassi, attori della compagnia teatrale di Radio Monteceneri.
5) 1949: l’attore e regista Giuseppe Galeati dava corsi di recitazione a bambini e ragazzi.
6) 1933-1980: la classica antenna OM di Marconi, a forma di T, che per 47 anni ha caratterizzato il Passo del Monte Ceneri.
7) Angelo Frigerio, Ul Sciur Maestro dell’«Ora della terra».
8) La prima sede degli studi radio in via Foce a Lugano. Archivio storico della Città di Lugano, Fondo Vincenzo Vicari.