Tra febbraio e marzo – in pieno periodo carnascialesco, quest’anno purtroppo orfano di appuntamenti – sulla Rivista avevamo presentato una serie di servizi relativi ai nomi attribuiti a re, regine e sudditi in tempo di bagordi. Il tutto accompagnato da foto di oggi e di ieri. Particolarmente nutrito era stato il materiale inviatoci da Luca Morsanti, presidente del carnevale di Goss a Canobbio. Oggi ne approfittiamo per pubblicare altre due immagini che si riferiscono a un corteo in maschera organizzato nei primi anni sessanta, accompagnate dai versi di una canzone che ben illustra le ragioni per cui i canobbiesi sono soprannominati goss... «Mangia tu / che mangio anch’io, / bon appettit, bon appettit / che famm che g’hu / famm anca mi / e mangia e bev e mangia e bev insema a mi. / Ahi, ahi, ahi, ahi / che mal da panza, / con tanti lüganig e stu bon risott a pò mörì anca i Goss».