Non è passato inosservato l'articolo pubblicato lo scorso 3 marzo su questa Rivista (a pagina 21), in cui Elena Sopranzi dava l'addio allo stabile della Bozzoreda (Busciuréra) che ha ospitato la fabbrica di guanti Gänsslen & Munz. L'edificio, rimasto intatto, sarà presto demolito per far posto a un nuovo immobile. La signora Sopranzi ricordava l'epoca in cui, oltre allo stabilimento in questione di via Ceresio, altri opifici erano in attività lungo la roggia che scorreva sulla sponda sinistra del Cassarate, azionando i macchinari di segherie, mulini e altre industrie purtroppo scomparse da tempo. Nel frattempo sono arrivate in redazione due bellissime immagini della fabbrica di guanti. Entrambe mostrano l'enorme ruota che, mossa dall'acqua incanalata, azionava i macchinari utilizzati per produzione di guanti. L'immagine più ampia inquadra l'intero complesso, dal quale svettano due ciminiere fumanti. Pur abbellita dall'illustratore, questa rappresentazione permette di cogliere il complesso nella sua imponenza ed eleganza, testimoniata dall'auto in transito sull'odierna via Ceresio e dal giardino lussureggiante che circonda l'edificio. Un'epoca d'oro per queste fabbriche, di cui presto non resterà più alcuna traccia.