Dagli archivi della famiglia Clericetti ci sono pervenute queste splendide fotografie scattate in tempo di carnevale. Sono inquadrature che risalgono alla seconda metà degli anni sessanta e ci permettono di cogliere le diverse situazioni che, ancora oggi, si verificano in occasione degli appuntamenti carnascialeschi: i cuochi indaffarati attorno alle caldaie, le maschere, gli allegri banchetti, il pranzo delle autorità, i brindisi e la musica. Il trascorrere degli anni è tuttavia evidente nell'abbigliamento, in alcune abitudini che nel frattempo sono state abbandonate (come l'accensione del fuoco sotto i calderoni, con la legna ardente appoggiata direttamente sulla pavimentazione della piazza), e nelle insegne dei negozi affacciati su piazza della Riforma e nei cartelloni pubblicitari di bevande che all'epoca andavano per la maggiore. Era una Lugano diversa da quella attuale: lo si intuisce anche dai volti e dalle espressioni della gente, dall'ambiente di una città forse più vissuta, popolare, allegra. E in effetti il carnevale di Lugano ha conosciuto una stagione felice. C'era l'assalto al palo della cuccagna, la premiazione dei costumi, il concorso musicale delle bandelle nostrane, la tombola dei marenghi e la grande lotteria, con i premi offerti dai commercianti. Per un certo periodo i camerieri dei bar affacciati sulla piazza di sfidavano pubblicamente in esilaranti gare di abilità. I festeggiamenti si concludevano la sera di martedì grasso con il veglione popolare al padiglione Conza.