Ci sono tre cose al mondo che non si scordano – diceva il testo di una vecchia canzone popolare – la gioventù, la mamma e il primo amore. Ma pure un'altra figura che ha avuto un ruolo importante nella nostra esistenza resta impressa nella mente della maggior parte di noi: il primo o la prima maestra di scuola. Colui o colei che ci ha pazientemente insegnato a decifrare le lettere dell'alfabeto, che ci ha fatto capire perché due per due fa quattro, ma soprattutto che ci ha insegnato le prime, basilari regole della vita comunitaria. Anche un maestro o una maestra difficilmente si scorda i suoi primissimi allievi, coloro che in un certo senso hanno funto da cavia nei primi e non sempre facili passi nel campo dell'insegnamento, soprattutto parecchi decenni fa, quando ancora si pensava: «Hai ottenuto la patente per insegnare, ora datti da fare per escogitare sistemi validi per tramandare il tuo sapere». I protagonisti a cui si riferiscono queste righe sono la maestra Ruth Toenz (ora al beneficio della pensione), nominata docente alle scuole elementari nell'ex Comune di Viganello nel lontano 1971 e attiva per ben 39 anni nella stessa sede, e i suoi primi allievi portati dalla prima alla terza elementare.
In quegli anni qualcuno cambiò domicilio e soprattutto più tardi, al momento di prendere una decisione per l'avvenire, le strade degli uni e degli altri presero direzioni diverse e i protagonisti, inevitabilmente, salvo qualche eccezione, si persero di vista. Se non che, alcuni mesi fa, l'intraprendente maestra in pensione e Roberto Patullo, ex allievo scoperto per caso su Facebook (una diavoleria virtuale che coinvolge non solo le generazioni più giovani, ma anche chi, in pensione, non vive più con l'orologio sempre in mano) hanno pensato bene di rintracciare gli allievi della famosa ex I C allo scopo di organizzare un ritrovo. L'esito delle ricerche ha dato buoni frutti e l'entusiasmo con cui è stata accolta l'idea dagli interessati è stato indescrivibile: lo scorso 23 aprile al ristorante della Posta a Viganello, maestra, mamma Trudi (l'«ispettrice» che soleva accompagnare i bambini nelle passeggiate e a scuola montana) e allievi si sono ritrovati per trascorrere una serata all'insegna di entusiasmo, calore, spontaneità e un filo di commozione, non senza aver avuto qualche perdonabile esitazione nel riconoscersi fra loro! Al termine della serata, la promessa di ritrovarsi ancora, senza lasciare che passi un altro decennio!