I vent'anni di gerenza da parte dei coniugi Sandra e Fulvio Induni-Bellotti dell'Osteria del Prestino hanno offerto lo spunto a Lulo Vanetta per compiere un tuffo nel passato, ripercorrendo, anche con l'ausilio di alcune foto d'epoca, la storia di questa tipica osteria di paese. A Cademario, «il Prestino» è una presenza centenaria e la sua funzione è andata ben oltre l'ambito commerciale. Il locale è stato e rimane un ritrovo popolare e dunque un luogo d'aggregazione sociale. Scriveva Vanetta in un articolo pubblicato nell'edizione di dicembre de «Il Malcantone»: «I trascorsi della famiglia Induni, proprietaria dello stabile, la breve apparizione di G. Gatti, titolare della macelleria annessa all'osteria, il caratteristico forno a legna per la cottura del pane, di cui l'esercizio pubblico ha ereditato il nome Prestino, hanno contribuito ad avvicinare la popolazione e instaurare con essa un rapporto di simpatia e di affetto». Il tempo è trascorso veloce, ricorda ancora Vanetta, e la gestione del locale si è dovuta adattare alle nuove necessità. Cambiamenti che si sono rispecchiati nel nome (ora si chiama «Circolo amicizia e gastronomia Prestino») e nella conduzione (solo cene e pranzi su riservazione).