#Antichi ricordi | 09/12/2024

La magica notte dei Re Magi a Ruvigliana; Il team del Garage Vismara nel 1979

Due immagini ci mostrano il negozietto di nonna Léna a Ruvigliana, mentre una terza ci porta indietro di 45 anni a Cassarate.

La magica notte dei Re Magi a Ruvigliana
Due diverse immagini del negozietto di nonna Léna a Ruvigliana. Nella più recente, compare una pergola di uva, di cui Elena Sopranzi ricorda i «grandi e succosi grappoli».

Ho avuto una nonna materna molto affettuosa. Abitava a Ruvigliana e mi raccontava delle storie «vere» che mi entusiasmavano. Mia madre mi portava spesso da lei. Partivamo a piedi da Pregassona, io attaccata alla carrozzina con mio fratellino Francesco, che non camminava ancora. Più grandicelli, ci accompagnava con la sua VW Maggiolino del 1950.
Nonna Léna teneva un negozietto, che tutti chiamavano «Coloniali», e vendeva tutto quanto serviva alla gente del paese. Per l’Epifania mi incaricava di portare sul balcone al primo piano un cesto colmo di pane secco. Mi dava pure una scatola con del fieno e una ciotola d’acqua per i cammelli dei Re Magi, che sarebbero arrivati di notte. Ero felice il mattino, quando il pane secco e il fieno non c’erano più. Trovavo invece una busta con del denaro che serviva alla mamma per comperarci scarpe e vestiti caldi per l’inverno!
Una tradizione, quella dei Re Magi, festeggiata da tempo a Ruvigliana e nella vicina chiesa di San Giorgio a Castagnola. Allora non si usava parlare di Gesù Bambino, tanto meno di Babbo Natale. Neppure la Befana era nelle nostre tradizioni locali. L’avevo sentita nominare da giovani conoscenti, che si recavano alla Casa d’Italia per celebrare la «Befana fascista». Mi chiedevo: «Perché la festeggiavano, se spesso portava il carbone?». 

Elena Sopranzi


Il team del Garage Vismara nel 1979

Appartiene a Giuseppe Molteni, di Cadro, questa fotografia risalente al 1979. Ritrae il team del Garage Vismara di Lugano-Cassarate, in viale dei Faggi, concessionario di autovetture Ford. 
Si riconoscono, in piedi da sinistra: Marco Tettamanti, Giuseppe Molteni, Giovanni Tarantino, Luigi Puddu, Giuseppe Ornaghi (Fischietto) e Ippazio Scolozzi. Accosciati da sinistra: Giovanni Bruni (capo officina), Fioravanti Beretti e Giuseppe Stella (ricezionista).