L’impresa riesce dopo due incontri: uno a Lugano, l’altro a Zurigo contro la squadra del Neumünster.Al Campo Marzio il 21 maggio il Lugano vince per 1-0 e Gazzetta ticinese l’indomani scrive: «Quando Vicari II, il popolarissimo Carli, segnò il punto della vittoria nel primo tempo, l’entusiasmo del numeroso pubblico che assisteva alla gara, raggiunse il colmo e l’applauso alla compagine bianconera si prolungò per alcuni minuti a maggior incitamento del valore calcistico cittadino. Colla vittoria di ieri la squadra luganese ha fatto il primo passo verso la serie A».
Il secondo passo lo dovrà compiere la domenica seguente. Gazzetta ticinese non è troppo ottimista alla vigilia. Leggiamo il 27 maggio: «Gli zurighesi, lo diciamo francamente, vantano più chances di vittoria, perché giuocano in casa e favoriti dal loro pubblico. I nostri però non temono l’avversario né si emozioneranno. Lo spauracchio maggiore per i campioni ticinesi è rappresentato dall’arbitro, il quale quando due forze in campo si equivalgono, con un cattivo giudizio può compromettere talvolta irrimediabilmente la posizione d’una delle squadre. Ai bianconeri l’augurio sincero di una nuova affermazione».
E l’affermazione arriva con il punteggio di 3-1 alla presenza – dicono le cronache dell’epoca – di circa 5mila spettatori.
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