#Il mio quartiere | 01/02/2025

Storie di sirene, solidarietà e civica

Gli allievi delle elementari e dell’asilo della Gerra sono i protagonisti della nuova puntata de «Il mio quartiere». Ci accompagnano alla scoperta di alcuni luoghi significativi di Lugano incontrati sul cammino tra Villa Carmine a Molino Nuovo e Palazzo Civico. Durante l’anno scolastico 2022-23, l’istituto ha festeggiato cinquant’anni.

I pompieri con la seconda elementare e la scuola dell’infanzia
La seconda elementare si è occupata del Corpo Civici pompieri Lugano, la cui caserma si trova vicino alla scuola. Spesso siamo in aula e sentiamo il suono delle sirene in via Trevano!
Abbiamo fatto delle ricerche, che abbiamo condiviso con i nostri compagni della scuola dell’infanzia del Ronchetto, e abbiamo risposto a una serie di domande: dov’è la caserma? Quante persone ci lavorano? Cosa fa un pompiere oltre a spegnere gli incendi? Che cosa indossa durante gli interventi? Abbiamo anche inventato una storia che ci vedeva protagonisti insieme ai pompieri, chiedendo ai bambini dell’asilo di illustrarla.
Il corpo – oggi composto da 40 professionisti e 120 volontari – è stato fondato il 6 giugno 1853. Dal 1966 la caserma si trova in via Trevano 127, mentre prima era nelle vicinanze del parco Ciani. Annualmente, i pompieri sono chiamati a effettuare oltre 4.500 uscite per interventi di diversa natura: non solo incendi, ma anche in caso di allagamenti, auto capovolte, incidenti, animali in difficoltà, inquinamento dell’acqua o dell’aria. Nella nostra scuola sono venuti più volte per rimuovere dei nidi di calabroni! In caso di interventi urgenti, la squadra dispone di 2 minuti per lasciare la caserma. Per essere veloci e raggiungere rapidamente il piano terra, scivolano giù per un «palo».
Il 10 giugno 2024, i pompieri ci hanno raggiunto nel cortile della scuola. Abbiamo potuto salire sull’autobotte e fingere di guidarla, calzato gli scarponi e indossato guanti, pantaloni, giacche e caschi… che caldo! Ci siamo sentiti dei veri pompieri! Forte è stata l’emozione quando all’improvviso è risuonata la sirena. Se qualche bambino fosse interessato a questo mondo, alla caserma esiste una sezione di mini-pompieri.
Siamo grati per l’accoglienza che ci hanno riservato, ma soprattutto per l’incredibile lavoro che svolgono quotidianamente per mettere in sicurezza tutti noi abitanti di Lugano!

La masseria con la terza
Il mezzo secolo di scuole della Gerra è stato l’occasione – per la terza – per approfondire lo studio del quartiere. Dall’osservazione delle mappe e dall’ascolto delle testimonianze di alcuni abitanti di Molino Nuovo, abbiamo scoperto che sin dalla fine del 1600 la pianura che si estende dal Cassarate a via Trevano era adibita a terreni agricoli, i cui prodotti venivano consumati dagli abitanti della città.
La scuola della Gerra è stata costruita nel luogo dove era situata una masseria. Ce n’erano diverse nella zona. Poco distante, ai piedi della collina di Trevano, ce n’era una costruita nel 1300 e i cui proprietari vi rimasero fino al 1989. Oggi si chiama Masseria della Solidarietà, dopo un importante lavoro di recupero della struttura. Fra Martino, direttore della Fondazione Francesco, ha realizzato una «cittadella sociale» nella quale sono presenti il Centro Bethlehem (mensa e luogo di accoglienza diurno), uno spazio multiuso, una locanda con alloggio e un’area verde. Il coordinatore del Centro sociale ci ha accolto per una visita degli spazi, ha illustrato gli scopi del progetto che ben si integra nel quartiere e nel senso di inclusione che la scuola persegue. 

Passeggiata in centro con la quarta e la quinta
Una coinvolgente escursione didattica, una passeggiata per ammirare scorci affascinanti ed edifici storici ha coinvolto gli allievi di quarta e quinta. La prima sosta è stata a Villa Carmine in via Trevano 55, costruita nel 1875 da Caterina Rainoldi e oggi sede della Divisione eventi e congressi della Città. Di particolare interesse è l’opera artistica «Flux» di Fortesa e Rina Softa, creata nel 2018 e situata sul muro antistante l’entrata della villa: rievoca edifici e simboli storici di Lugano e celebra idee ed eventi del luogo. Il cammino è proseguito verso piazza Molino Nuovo, dove si trova la fontana «Sombrero», un’opera del 1958 progettata dall’architetto Tita Carloni.
La tappa successiva è stata piazza Dante, dove si trova la chiesa di Sant’Antonio. Un tempo in questo luogo vi era il convento dei Frati Somaschi, dove studiò anche il grande scrittore Alessandro Manzoni. In piazza Cioccaro abbiamo osservato la funicolare della stazione e il Palazzo Riva, costruito nel 1671 e oggi sede del consolato di Germania. Eccoci in piazzetta Maraini, storicamente luogo di mercato e importante punto di collegamento tra via Nassa e via Pessina. Arriviamo poi in piazza Rezzonico, un tempo chiamata piazza del Grano. Qui c’è una fontana barocca ideata da Otto Maraini.
Il percorso si è concluso in piazza della Riforma (una volta piazza Grande), dove si trova il Municipio, edificio costruito tra il 1844 e il 1845. Il palazzo venne edificato per ospitare il Governo cantonale. In quegli anni il Cantone non aveva una capitale stabile e la residenza del Governo veniva fissata a rotazione, ogni sei anni, a Lugano, Bellinzona e Locarno. Quando non c’erano i politici e gli amministratori, lo stabile in piazza della Riforma era adibito ad albergo. Nel 1890 Palazzo Civico divenne sede del Municipio di Lugano. Anna Maria Ferraiuolo Bernasconi (Divisione comunicazione e relazioni internazionali) ci ha illustrato il significato delle quattro statue presenti sul frontone – Religione, Concordia, Forza e Libertà – e della scritta in latino «AERE CIVIVM CONDITVM ANNO MDCCCXXXXIV» («Fabbricato con i soldi dei cittadini nel 1844»), in ricordo appunto del contributo della popolazione per la costruzione.
Nella sala del Consiglio comunale abbiamo provato l’emozione di sederci nei banchi. La consigliera comunale Tamara Merlo e il municipale Raoul Ghisletta ci hanno spiegato arredi, spazi e funzionamento del Parlamento. Durante le sedute, qui si ritrovano 60 consiglieri, 7 municipali, i segretari e il presidente. Ogni postazione dispone di un microfono e di tasti per votare. Ci sono schermi per proiettare i risultati delle votazioni e spazi riservati ai giornalisti e ai cittadini. Abbiamo potuto porre domande e ci siamo divertiti a simulare un mini Consiglio comunale.
Merlo e Ghisletta hanno poi illustrato i ruoli e i compiti degli organi istituzionali. Il Consiglio comunale discute delle esigenze dei cittadini e del territorio e prende le decisioni che vengono attuate poi dal Municipio, suddiviso in sette dicasteri. I collaboratori dell’amministrazione comunale sono 1.600. Le riunioni del Consiglio comunale si tengono di sera perché quasi tutti i suoi membri svolgono un altro lavoro e si dedicano alla politica nel tempo libero, e per questo impegno ricevono un compenso economico. Consiglieri e municipali, rappresentanti di diversi gruppi politici, sono eletti ogni quattro anni dai cittadini aventi diritto di voto.