#Il mio quartiere | 24/01/2025

Tutto inizia con un mistero…

a cura della sezione I e III della scuola dell’infanzia di Cassarate con le maestre Sheila Cochard e Claudia Di Stefano

Che disastro a Cassarate! Chi è entrato a sporcare la scuola dell’infanzia con le sue impronte? Qualcuno ipotizza un uccellino, qualcun altro un dinosauro, c’è chi parla di mostri, mentre altri sono certi che sia stato il custode. Per fortuna, tramite alcuni messaggi risolviamo il mistero scoprendo che si tratta di un passero di nome Ulisse. Il nostro nuovo amico non è arrivato qui per caso: ha bisogno dell’aiuto dei bimbi poiché il suo nido è stato distrutto dal temporale. 

Detto fatto! Tutti fuori alla ricerca di materiali naturali; il nido deve essere sia resistente sia morbido. Impresa non facile, ma con il lavoro di squadra il risultato piace agli allievi e anche a Ulisse. Passa qualche giorno e l’uccellino, con sua grande fatica, disegna una cartina che, a guardare bene tutti i dettagli, sembra proprio rappresentare Cassarate. Alcuni giorni dopo una nuova sorpresa: sulla piantina Ulisse ha attaccato la fotografia del portone della scuola. Il suo interesse per il quartiere è appena iniziato e ora vorrebbe sapere da tutti i bimbi in quale via abitano. È arrivato dunque il momento di chiedere aiuto anche alle famiglie, alle quali viene consegnato un tassello di legno, con l’indicazione di decorarlo in modo che assomigli alla propria casa. Ogni casetta troverà il suo posto nella via corretta, proprio grazie all’aiuto di mamme e papà. Giusto in tempo per il calendario dell’Avvento: adesso andare a visitare le decorazioni alle finestre è più semplice. In quale via abita L.? In via Pico! Bene! Grazie alle casette e alle strade, che ora hanno un nome preciso, capire quale via percorrere è più facile. Passeggiando i bambini si dimostrano dei veri esperti nel riconoscere i cartelli con i nomi delle vie. 

La spesa, i libri e l'Agorateca
L’inverno per gli uccellini può essere duro e Ulisse ha bisogno ancora del nostro aiuto: fatica a trovare il cibo e ci chiede dove poterlo prendere. Emerge così il tema dei negozi. Al supermercato troviamo anche dei semini per il nostro amico pennuto. Questa esperienza piace tanto da sentire il bisogno di approfondirla con il gioco: costruiamo una cassa, delle monete e qualcuno finge di comprare, qualcuno di vendere.
Con Ulisse non ci si annoia e fortunatamente l’entusiasmo nel volergli dare una mano non si esaurisce mai. Così, quando lui racconta che ama leggere e vorrebbe molti libri, agli allievi, già esperti di prestito di libri, viene subito in mente la stupenda Biblioteca dei ragazzi. L’euforia di uscire immediatamente per andare a bussare alla biblioteca, fa scoprire che ci sono orari di apertura. Nell’attesa del giorno di apertura, riceviamo un altro messaggio di Ulisse che, volando, ha scoperto un posto speciale di cui ci manda una fotografia; non ci sono dubbi, è l’Agorateca dello Studio Foce. Non resta che andare a visitarla: grazie alla disponibilità delle persone che ci lavorano, le scoperte sono tante. Si possono trovare libri e dvd da prendere in prestito; naturalmente è necessaria una tessera, così ne facciamo subito due: una è per noi e l’altra per Ulisse, che sarà libero di tornarci quando vorrà. 
Ma questo luogo pieno di sorprese ha all’interno anche un teatro e, con le attente spiegazioni della regista che sta preparando uno spettacolo, i bambini scoprono il palco e la magia delle luci in scena. Il loro stupore è coinvolgente!
Trascorrono alcuni giorni e arriva venerdì, giorno di apertura della biblioteca scolastica, dove la gentile Sabrina ci aspetta per raccontare una storia; anche qui l’uccellino Ulisse avrà una tessera per poter prendere libri in prestito.

Alla ricerca del nido
L’inverno è quasi al termine e Ulisse sente l’arrivo della primavera. È giunto per lui il momento di trovare un luogo dove costruire un nido per accogliere quella che sarà la sua compagna. Ma dove? Durante le sue ricerche, scorge qualcosa che lo attrae. Scatta una fotografia e la lascia in sezione. I bambini osservano attentamente l’immagine e riconoscono alcuni elementi: la funicolare, la casetta in vetta, la strada. Non ci sono dubbi: è il Monte Brè e certamente lì Ulisse troverà un albero sul quale costruire il nido. Infatti, dopo qualche giorno, riceviamo la conferma: il passero è lì e con un messaggio ci invita a raggiungerlo. Sapendo che non possiamo volare, ci consiglia di prendere quello strano mezzo di trasporto che si arrampica sulla montagna e parte proprio da Cassarate: la funicolare. Giusto il tempo di organizzare lo zaino con il pic-nic e siamo pronti. Alla prima fermata scendiamo e cerchiamo dove potrebbe essere Ulisse. Il parco San Michele sembra un luogo con sufficienti alberi ma, malgrado cerchiamo con i binocoli che qualche bimbo aveva portato, di lui non c’è traccia! Da quel meraviglioso parco però la vista spazia su tutta Lugano e gli occhi dei bimbi sono sempre più esperti: riconoscono il nostro quartiere con i parchi, le case e le strade. La delusione di non averlo trovato ci fa rientrare con un po’ di tristezza ma, senza demordere, la settimana successiva i bimbi propongono di riprovare, questa volta per raggiungere la vetta del Monte Brè. Infatti, eccolo lì! Il nostro amico è tra gli alberi, il luogo che ha scelto è nei pressi dell’aula nel bosco e parlare di nidi ispira i bimbi, che approfittano di legni, foglie e sassi per costruirne uno gigantesco. Ognuno collabora e il risultato soddisfa tutti!

Facciamo sport?
Non c’è freno alla curiosità dei bambini, ma anche quella di un piccolo passero non scherza! Durante i suoi lunghi voli si accorge che Cassarate ha diversi luoghi dove è possibile fare sport. 
Approfittiamo delle informazioni che gli allievi già hanno e una mattina di sole ci spostiamo nelle vie del quartiere seguendo le loro indicazioni: «Là si trova una palestra», «vicino a casa mia c’è un campetto»... Con una macchina fotografica immortaliamo i luoghi dove è possibile fare sport: tennis, nuoto, judo, basket, pista ciclabile, danza… Le fotografie vanno ad arricchire la cartina in sezione e nei giorni successivi diversi indizi – una scarpa da calcio, una pallina da tennis, una cuffia per la piscina – ci danno l’opportunità di scoprire le caratteristiche e le regole delle discipline. 

Cosa mi piace e cosa cambierei
Non abbiamo viaggiato in luoghi lontani ma, fuori dalla porta della nostra scuola, è bastato lo sguardo curioso e attento dei bambini per fare nuove e interessanti scoperte. Ora gli allievi sono pronti per riflettere ed esprimere ciò che piace loro e ciò che invece desidererebbero diverso nel luogo in cui abitano. Ognuno di loro ha potuto rappresentarlo graficamente e i più grandi hanno scritto una poesia. La partecipazione delle famiglie è stata essenziale e, per condividere alcune esperienze vissute durante questi mesi, alla fine del percorso i genitori hanno potuto partecipare a un giro del quartiere con brevi attività da svolgere insieme ai loro figli.