#Il mio quartiere | 18/02/2025

Passato e passatempi in Val Colla

La dodicesima puntata de «Il mio quartiere» – progetto promosso dall’Istituto scolastico cittadino e dalla Rivista di Lugano – ci porta in Val Colla. Gli allievi di elementari e asilo presentano curiosità legate a Piandera, Cimadera, Bogno, Curtina, Scareglia, Certara e Maglio di Colla.

a cura delle classi di I-II (maestra Letizia Gioia) e III-IV-V (maestra Elisa Cattaneo) delle elementari di Maglio di Colla e della sezione della scuola dell’infanzia (maestre Mirela Manev e Roberta Albeverio)

Questo articolo parla della zona in cui viviamo, ovvero la Val Colla, attraverso i nostri occhi e le nostre esperienze.
La valle è solcata dal fiume Cassarate, che la percorre per una decina di chilometri. Tra il 1854 e il 1856 viene costruita una via di comunicazione (strada) che permette di arrivare a Lugano. Col passare degli anni la gente si sposta verso la città, molte residenze diventano case di vacanza, cresce l’attività delle banche e degli uffici, mentre quella dei contadini viene un po’ dimenticata.
Nel 1956 otto Comuni – tra cui Colla, Insone, Piandera, Scareglia e Signôra – vennero messi assieme per formare il nuovo Comune di Val Colla. Bogno, Certara e Cimadera continuarono invece singolarmente.
Nel 2013 tutti i Comuni della valle entrarono a far parte della Città di Lugano. La Val Colla è quindi formata da tanti villaggi: Curtina, Insone, Scareglia, Signôra, Colla, Cozzo, Bogno, Certara, Maglio di Colla, Piandera e Cimadera. Di seguito vi raccontiamo i quartieri in cui viviamo.

Come si relaziona il quartiere con la Città?
La Val Colla si trova nella zona di collina/montagna di Lugano. Rifornisce la città di legname, formaggi, salumi, carne e altri prodotti locali. I lavori che ancora si svolgono nella valle riguardano: contadini, falegnami, agricoltori, artigiani e trasporti (per le cave) vari. La Val Colla è la zona del Comune più «naturale»: infatti le persone vengono qui per vacanze, passeggiate e attività del tempo libero all’aperto. Numerosi svizzero-tedeschi hanno la loro casa di vacanza in questa regione. In tutti i villaggi che abbiamo descritto possiamo trovare: chiese; lavatoi, oggi fonti di abbeveramento e non più usati per lavare i panni; nuclei con le case attaccate fra loro, visto che in passato si «scaldavano» a vicenda; scalini in ciottoli; cimiteri. Sono tutti segni che ci ricordano il passato e come la gente viveva e trascorreva il proprio tempo.