Da tempo – rileva il comandante Roberto Torrente – si registra una recrudescenza del fenomeno, con comportamenti ritenuti molesti per i cittadini. In particolare, «in città si riscontra la presenza di individui che, nella maggior parte dei casi, attraversano il confine quotidianamente per chiedere l’elemosina e alimentare un sistema spesso collegato a reti criminali». I numeri sono eloquenti: nei primi sei mesi di quest’anno sono stati 138 gli interventi della polizia e 52 le procedure di contravvenzione. Un netto balzo in avanti rispetto al 2022, quando gli interventi sono stati 75. Dati ancor più significativi se rapportati al 2019, quando in tutto l’anno i casi registrati sono stati 222.
Le statistiche sono preoccupanti e hanno spinto la Città a promuovere una campagna di sensibilizzazione, dopo quella già proposta nel 2016, in collaborazione con il Centro Bethlehem della Fondazione Francesco. L’iniziativa, dal titolo «Non finanziare l’inganno. Tira dritto e chiama la polizia. Per chi ha bisogno gli aiuti ci sono!» invita la popolazione – spesso a essere avvicinati sono i più fragili o gli anziani – a distinguere la vera necessità dal raggiro e a non contribuire a finanziare attività illegali e ingannevoli.
La campagna intende da un lato mettere in guardia i cittadini che sovente, per porre fine ad atti molesti, cedono alla questua e, d’altro lato, ricordare la possibilità di offrire aiuto a chi ne ha veramente bisogno...