Il giudice Gabriele Fraschina (1851-1922) con una figlia, i due figli e una domestica. Più che una certezza, è un'ipotesi.Questa fotografia – risalente agli inizi del 1900 – è contenuta in un documento che il Comune di Manno aveva commissionato nel 2002 all'architetto Tita Carloni in vista del recupero di Casa Porta, dal 2009 sede dell'amministrazione comunale.Una dimora imponente, che l'architetto Antonio Porta acquista nel novembre 1678 da Anna Regina Martella-Maderni.Dopo la morte del Porta, la casa è stata abitata da varie generazioni di discendenti, tra cui appunto la famiglia Fraschina (i cui membri erano chiamati dalla popolazione locale «i sciuri»).