Su queste pagine abbiamo accolto, nelle scorse settimane, testimonianze provenienti dal mondo della marcia, pubblicando dapprima (l'11 gennaio) la fotografia di atleti e accompagnatori davanti al bar Robbiani di Lugano, poi il 1° marzo un servizio dedicato a Giorgio Poretti. A quell'epoca un giovane emergente si faceva onore sulle strade: Dante Gianinazzi. Eccolo ritratto in un'immagine scattata a Ginevra in occasione dei campionati svizzeri del 1954, quando all'età di 15 anni si impose sulla distanza di 5 chilometri. L'anno seguente, con Sergio Botta e Angelo Pedrozzi, il giovane marciatore della Sal Lugano fu medaglia d'oro nella staffetta 3 x 3 km, stabilendo il record svizzero. «Il mio sogno era giocare a pallone, ma a Canobbio, dove abitavo, a quell'epoca non c'erano squadre giovanili. Mi presentai allora a Cornaredo, dove incontrai causalmente Armando Libotte, ex marciatore e dirigente della Sal, che mi convinse a cominciare con la marcia. Nel febbraio del 1954 iniziai gli allenamenti e nel settembre dello stesso anno vinsi a Zurigo il titolo nazionalesui 5 chilometri». Dante Gianinazzi ha abbandonato presto il mondo della marcia.Si dedicherà poi al judo, che ha praticato come atleta, giudice e dirigente.