Nel 1928 a Melano iniziava l'attività della Tannini Ticinesi, una delle più importanti industrie della regione. Produceva estratti tannici, essenziali per la concia delle pelli e la produzione del cuoio. Lavorava sino a 30mila tonnellate di legno di castagno all'anno, dando lavoro a una settantina di operai. Chiuse i battenti nel 1964 a causa della concorrenza italiana, dell'introduzione del tannino artificiale, dell'importazione dall'America del Sud di legname molto più economico del castagno locale e dell'inquinamento prodotto. Gli edifici abbandonati furono demoliti nel 1987, mentre l'altissima ciminiera, che per anni campeggiò isolata sulle rive del lago, divenendo un elemento caratteristico del paesaggio, sopravvisse fino al 2003.