Siamo all’inizio degli anni settanta, quando un gruppo di donne di Breganzona, guidate da Sista Stefanoni e Irma Tamburini, chiede al Municipio di poter utilizzare la piccola palestra delle scuole elementari per svolgere lezioni di ginnastica. Ottenuto il via libera, il gruppo viene affiliato alla Federale ginnastica di Lugano. Qualche anno più tardi alcune ragazze del Comune compiono lo stesso percorso, dotandosi però di una propria organizzazione. Nasce così il primo nucleo dell’attività ginnica che a Breganzona si svilupperà negli anni seguenti. Molto importante in quest’ottica sarà la costruzione delle nuove scuole elementari, con l’apertura nel 1979 di una doppia palestra architettonicamente all’avanguardia. Si propongono diversi gruppi: alunne e alunni, dedicati a bambine e bambini delle elementari; uno misto di attrezzistica e uno di ginnastica infantile per i più piccoli.
Con la crescita continua del numero dei ginnasti e la volontà di proporre altre discipline, si creano i presupposti per staccarsi dalla Federale e dare vita a un sodalizio indipendente. È quanto succede nel 1993, quando la Società ginnastica Breganzona viene accolta in seno all’Associazione cantonale ticinese di ginnastica. Sulla spinta di questa storica decisione, viene fondata una squadra di ginnastica artistica, la quale, sotto la guida di Alberto Grandi e Giuliano Fornacca, per oltre dieci anni ha formato atleti capaci di imporsi anche sul piano nazionale. Nel frattempo era stato integrato un gruppo uomini e se ne costituirono altri: anziani, madre-bambino, pallavolo e indiaca. Nel 1997 si aggiunge la ginnastica ritmica, che completa il ventaglio di specialità offerte dalla società. In epoca più recente si assiste a una sorta di ritorno al passato: nel 2011 vengono ripristinati i rapporti di collaborazione con la Federale di Lugano per dare vita al Gruppo di ginnastica ritmica Lugano-Breganzona. Oggi la Società ginnastica Breganzona accoglie 330 atleti e dispone di 50 monitori. Oltre all’aspetto sportivo, il club ricopre un ruolo importante dal profilo sociale; assieme ad altre società che operano nel quartiere, ha contribuito alla nascita di Vivi Breganzona, associazione che propone alla popolazione occasioni d’incontro e svago lungo tutto l’arco dell’anno.
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