I Mondiali del 1953 vinti da Coppi, quelli del ’96 da Musseuw, tappe del Tour de Suisse, del Giro d’Italia, decine di Gp Città di Lugano, Axion Summer Ride: il grande ciclismo è di casa in riva al Ceresio e la bella tradizione non è certo destinata ad esaurirsi tanto presto, stando alle parole di Andrea Prati (presidente del Velo club cittadino): «Il nostro è un sodalizio in salute con due anime, la formazione e l’organizzazione di eventi. Abbiamo idee e ambizioni, il mio sogno è che una manifestazione come quella che vivremo domenica 2 giugno possa in futuro diventare una kermesse su più giorni dislocata nei vari centri del Cantone».
Il presente dice intanto di una gara anticipata rispetto alle prime due edizioni. L’ha imposto il calendario: i Giochi Olimpici di Parigi sarebbero infatti stati concomitanti, «rubando» parecchia gente. In passato la prova era a ridosso del Tour de France e gli organizzatori pescavano da lì i partecipanti, mentre stavolta diversi arrivano dal Giro d’Italia, appena concluso. La testa di serie numero 1 è Filippo Ganna, ma sono in tanti gli accreditati a rovinargli la festa. Tra i 22 concorrenti invitati ci sono due luganesi: Filippo Colombo, con in bocca ancora l’amaro gusto dell’esclusione dalla corsa a cinque cerchi in mountain bike, e Luca Bühlmann, prodotto del vivaio del Velo club Lugano.
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