Appuntamento con la storia nel pomeriggio del 31 ottobre a Mezzovico-Vira. Dopo aver peregrinato nel Cantone, la stele lepontica è tornata in paese, trovando degna collocazione presso il Centro comunale affacciato sulla piazza du Buteghin. A suggerire la possibilità di un ritorno erano stati, nel 2018. alcuni consiglieri comunali tramite un’interpellanza. A distanza di alcuni anni, il loro auspicio è stato esaudito. Trasporto e collocazione sono stati coordinati dall’Ufficio tecnico comunale, nel rispetto delle rigide direttive ricevute dall’Ufficio beni culturali, con il quale è stata pure condivisa la scelta del luogo in cui posare il reperto.
Scoperta casualmente nel 1984 a Mezzovico-Vira durante gli scavi per l’ampliamento dell’allora ristorante la Palazzina, la stele funeraria in gneiss granitico reca iscrizioni antiche di 2.500 anni in alfabeto etrusco, o meglio un adattamento di questo alfabeto in uso presso la popolazione celtica insediata nella regione. L’iscrizione si legge dal basso verso l’alto ed è racchiusa in un rettangolo terminante verso l’alto in un cerchio che rappresenta la testa di una figura umana fortemente stilizzata. È un documento unico nel suo genere in Svizzera.
Rimasta conficcata nel terreno all’entrata de la Palazzina, era diventata meta di pellegrinaggio. Nel 2000 è stata trasferita al Museo civico e archeologico a Locarno.
Il monumento, che misura 2,75 metri di altezza e dal peso ragguardevole, ha richiesto l’utilizzo di appositi mezzi meccanici per il trasporto e la collocazione nella maniera indicata dai responsabili dei Beni culturali. Ringraziando coloro che hanno collaborato alla buona riuscita dell’operazione, il Municipio di Mezzovico-Vira precisa che «valorizzarla in una sede idonea e accessibile al pubblico era un atto dovuto in omaggio alla importanza di questo antico reperto».