Campi (da tennis, calcetto...), palestra, sala pesi, ma anche alloggi con una sessantina di posti letto, posteggi (possibilmente interrati), ristorazione, sale polivalenti (per corsi, lezioni, incontri, riunioni...), locali per le associazioni ed eventualmente negozi sportivi. Potrebbero essere questi i contenuti dell’impianto di cui il Comune di Capriasca vorrebbe dotarsi per completare un’offerta sportiva e ricreativa già ricca ma in certi ambiti lacunosa. Da tempo gli addetti ai lavori lamentano la carenza di alloggi collettivi per squadre, gruppi e comitive; inoltre l’odierno Centro sportivo e balneare non è sufficientemente attrezzato per quelle discipline indoor che ne prolungherebbero l’attività sull’arco dell’intero anno.
Il Municipio ritiene che questi eventuali sviluppi «possano consolidare la vocazione del Centro sportivo come area d’interesse regionale, con ricadute anche sul turismo». Da qui la decisione di compiere un primo passo concreto, agendo sul Piano regolatore di Sala Capriasca affinché il campo da calcio in località Giascion possa accogliere queste nuove infrastrutture. «Dal punto di vista dell’estensione non ci sono modifiche da apportare, la variante – precisa il Municipio – concerne principalmente la disciplina specifica di zona, i contenuti e i relativi parametri edificatori». In altre parole non si tratta di pianificare una zona edificabile ex novo, bensì di «intensificare le potenzialità della stessa».
Elaborata dallo studio Mauro Galfetti di Lugano, la variante di Piano regolatore nel settembre del 2020 è stata sottoposta al Dipartimento del territorio. Il preavviso dell’autorità cantonale è stato sostanzialmente favorevole, riservati alcuni punti da approfondire e ponderare meglio. Anche la successiva consultazione popolare non ha riservato brutte sorprese: scaduti i termini di pubblicazione è pervenuta un’unica osservazione da parte di due cittadini. La questione ora diventa squisitamente politica, con il Consiglio comunale di Capriasca chiamato ad esprimersi sull’oggetto.
Consolidate le basi pianificatorie, si potrà procedere, con un mandato di studi in parallelo, all’allestimento del Piano particolareggiato sulla base del quale si potrà dar seguito alla domanda di costruzione.