Riordinare le rive del lago, come auspicato dal Cantone, e ridefinire, sistemare e ammodernare il porto «alla Bolla»: sono i due principali obiettivi che il Comune di Melide potrebbe raggiungere qualora il progetto del Municipio andasse a buon fine. La costruzione di un porto galleggiante è un’opera per la quale sono state condotte verifiche per individuare la collocazione più opportuna. Escluse altre quattro ipotesi, il Municipio e lo studio Planidea, che ha svolto gli approfondimenti, sono giunti alla conclusione che la zona più idonea fosse quella di fronte al Porto Ritter.
Situata all’estremità della passeggiata a lago, offre le migliori opportunità dal punto di vista di accessibilità, disponibilità di posteggi, configurazione del fondale, sicurezza (venti e flutti) e non da ultimo inserimento paesaggistico. Baia Sardinia, Maroggine e Villa de Virell sono state abbandonate, così come la soluzione individuata a nord del ponte diga, poiché discosta e già riservata per un futuro porto di carattere regionale.
Sui banchi del Consiglio comunale di Melide arriverà dunque una variante di Piano regolatore per il Porto Ritter. Allo studio Lucchini & Canepa è stato chiesto un progetto preliminare che contemplava 130 posti barca, limitati in seguito a 120 «per adattare il disegno alle richieste del Cantone». Le dimensioni si sono ridotte e la struttura si è allontanata dalla riva. L’impatto paesaggistico, secondo il Municipio, è migliore rispetto a quanto si sarebbe ottenuto in Baia Sardinia e all’ex-Romantica.
Al Porto Ritter sarà salvaguardata una decina dei 25 posti barca esistenti. L’investimento è stimato 1 milione e 320mila franchi: 980mila per la prima fase (79 posti barca) e 340mila per la seconda.