Con 111 professionisti in attività e una superficie agricola di 21 km², di cui 15 costituiti da pascoli di montagna per l’estivazione del bestiame, l’agricoltura è ancora ben presente nelle Valli di Lugano, il territorio che abbraccia la sponda sinistra del Cassarate, la Val Colla e la Capriasca. Studi recenti hanno tuttavia rilevato la sofferenza del settore e individuato criticità: la dispersione dei fondi coltivati, l’accessibilità spesso ardua, l’enorme pressione edilizia sul fondovalle e, come se non bastasse, il lupo.
La situazione in cui si trovano coltivatori e allevatori non ha lasciato indifferenti le autorità, che hanno individuato uno strumento innovativo per cercare di superare le difficoltà e trarre maggiori benefici da un territorio che offre anche opportunità e potenzialità. Si chiama Processo sviluppo spazio rurale (Pssr) e consiste nell’elaborazione di una strategia condivisa. Non quindi teorie calate dall’alto, ma soluzioni concrete discusse ed elaborate in loco.
È ciò che i Comuni di Lugano e Capriasca vogliono fare attraverso AgriTer. Sostenuto dalla Sezione agricola cantonale e dall’Ufficio federale dell’agricoltura, il progetto è stato sottoposto agli operatori del settore e ai rappresentanti dei 18 Patriziati interessati; mercoledì 20 novembre a Tesserete è stato presentato alla popolazione. Il sindaco di Capriasca Francesco Canonica e la municipale di Lugano Karin Valenzano Rossi hanno rinnovato la fiducia dei Municipi all’iniziativa.
I consulenti Marcello Martinoni e Gianluca Giuliani hanno illustrato l’impostazione del lavoro, che si svilupperà sull’arco di 12-18 mesi. Cuore pulsante è il Forum di coordinamento: costituito da una quarantina di membri (in prevalenza professionisti del settore primario), è la sede in cui avverranno le discussioni e si prenderanno le decisioni. Un nucleo di sei persone (tra i quali rappresentanti dei Comuni e della sezione agricola) costituirà invece il Gruppo operativo.
In questa forma, AgriTer apre una via inedita sul piano nazionale, mentre progetti analoghi sono già stati realizzati con successo: «100% Valposchiavo» ha per esempio dimostrato l’efficacia del lavoro in rete e della collaborazione per dare risposte alle necessità del settore e prospettive di crescita. Funzionerà nelle Valli di Lugano? Molto dipenderà anche dalle adesioni che AgriTer saprà raccogliere.