#Cultura | 26/02/2025

Una serata per cantare e per non dimenticare

Ivan Pedrazzi

Guido Pedrojetta e Alda Fogliani al Museo della pesca di Caslano per un evento corale al femminile.

Il canto popolare ha trovato al Museo della pesca di Caslano un luogo ideale in cui esprimersi. Inaugurato nel 2023 con un primo appuntamento dedicato alla canzone politica e ripreso lo scorso anno con il concerto della Vox Blenii – in tournée con il disco «Sicütera» (così era), inciso per i quarant’anni di attività – il filone della canzone popolare è stato di nuovo esplorato con successo sabato 15 febbraio durante una serata al femminile intitolata «Sebben che siamo donne».
Il conservatore Damiano Robbiani ha dato il benvenuto al centinaio di spettatori. La serata è entrata subito nel vivo: lo storico Guido Pedrojetta e la giornalista Alda Fogliani hanno presentato alcuni pezzi di questo vasto e affascinante repertorio, interpretati dagli stessi relatori con l’accompagnamento di Carlo Spinedi al violino e Aurelio Beretta alla fisarmonica. Il pubblico non si è fatto pregare e ha contribuito all’esecuzione, dapprima timidamente poi con sempre più coraggio e convinzione, dando il meglio in chiusura con l’interpretazione corale di «Sebben che siamo donne», testo di lotta proletaria cantato dalle mondine. 
Una serata divertente e interessante. I relatori hanno evidenziato il ruolo insostituibile della donna nell’ambito della tradizione canora popolare: anzitutto di interprete e quindi di ambasciatore di un genere tramandato oralmente di generazione in generazione; di protagonista delle storie, spesso di sofferenza, oppressione e ingiustizia; di denuncia rispetto a una condizione di sottomissione a cui si è voluta ribellare. Interessanti sono anche le varianti dei testi «ufficiali», in cui si affrontano temi delicati (il sesso, la religione, la politica...) in modo esplicito per i tempi, a volte umoristico ma mai volgare.