Chiamata al microfono dal conduttore Davide Riva, Caterina ha augurato a tutti «buon anno» e chiuso una manifestazione simpatica e piacevole. Che avrebbe meritato un pubblico più ampio, ma evidentemente i due anni di sospensione per la pandemia hanno purtroppo segnato anche questo evento, caro a numerosi luganesi.
Lo si era già notato in piazza della Riforma, dove in tarda mattinata è stato composto il corteo aperto dallo storico corpo dei Volontari Luganesi, che il seguito non era quello delle passate edizioni: mancavano sia alcuni vessilli con le rispettive delegazioni delle società sportive che con la loro presenza onorano il tradizionale appuntamento d’inizio anno, sia i cittadini che colgono questa opportunità per scambiare gli auguri d’inizio anno. Impressione confermata dagli spazi rimasti vuoti nell’atrio del centro congressuale, in genere affollato, dove la Civica filarmonica ha eseguito l’inno nazionale e il sindaco Michele Foletti passato in rassegna la Guardia d’onore della Città e i Pompieri di Lugano, scortato dai rispettivi comandanti Sergio Romaneschi e Federico Sala. Il momento, solenne e commovente, introduce la parte ufficiale con il discorso del sindaco e la relazione di un ospite, ruolo affidato quest’anno a Markus Krienke, professore di filosofia moderna ed etica sociale alla Facoltà di teologia di Lugano.
Preceduto da una delicata esecuzione al pianoforte di Arianna e Nora Catalano, allieve del Dipartimento pre-college del Conservatorio della Svizzera italiana, Michele Foletti ha incentrato il suo intervento sulla generosità e solidarietà di cui la Città ha dato prova a più livelli.…