La minestra di zucca proposta da Ermes Borsari aveva conquistato il secondo premio ex-aequo di un concorso che era stato lanciato dal Corriere del Ticino nella seconda metà degli anni settanta. Presente su tutto il territorio ticinese, ha il tipico nome di bürbura o bülbura ed è facilissima da fare. Ne approfitto per segnalare alcune varietà di zucca facilmente reperibili. Hokkaido: nota anche con il nome francese di potimarron, è ideale per vellutate, gratin, torte salate o purea. Butternut: chiamata anche zucca violino per la sua forma particolare, ha un buon sapore che si presta a svariate preparazioni (anche la buccia è commestibile). Moscata di Provenza: grande, con spicchi marcati, ha una polpa arancione e un gusto fruttato; nei supermercati è la zucca che si vende a fette o già pulita, a pezzettoni, un po’ più cara ma molto comoda. Mantovana: è una varietà antica, piuttosto difficile da sbucciare, a causa della sua forma irregolare e bitorzoluta, ma eccellente dal punto di vista organolettico, grazie alla sua polpa farinosa, asciutta e saporita, ottima per il ripieno di paste fresche; infatti è la zucca usata per i tipici ravioli mantovani.
La ricetta
Ingredienti:
1 kg di zucca
1 l di latte
1 cucchiaio di farina bianca
1 noce di burro
2 manciate di riso
sale
Preparazione
* Pelare la zucca e togliere i semi e i filamenti, tagliarla a pezzetti
* Farla bollire in acqua leggermente salata per 15 minuti
* Scolare e schiacciare la zucca per ottenere una poltiglia e metterla in una casseruola con il latte
* Far bollire e aggiungere la farina
* Cuocere a fuoco basso per 15 minuti rimestando lentamente
* Versare il riso e far cuocere ancora 15 minuti
* Prima di servire aggiungere un po’ di burro e rimestare
* Attenzione: non deve attaccare! Sorvegliare bene la cottura ed eventualmente aggiungere un po’ d’acqua per diluire il composto che tende ad addensarsi
Variante: con la zucca si possono far bollire anche 2 manciate di fagioli freschi
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