Partiamo dalle ciliegie, il primo simbolo della bella stagione, che purtroppo durano poco, circa un mesetto. Allora bisogna approfittarne, anche perché sono ricche di vitamina C, di potassio, di antiossidanti, di proprietà depurative e diuretiche. Hanno, inoltre, un elevato potere saziante a fronte di un contenuto calorico abbastanza basso. Per utilizzare le ciliegie oggi vi propongo il clafoutis, un dolce diffuso in Svizzera romanda ma di origine francese, per precisione della regione del Limousin, nota per le porcellane di Limoges. Il clafoutis alle ciliegie è una delle versioni più famose di questo dessert, che in genere si realizza con frutta di stagione e si gusta tiepido.
Secondo la tradizione il clafoutis veniva preparato con ciliege selvatiche intere, dal nocciolo profumatissimo ed era il pasto dei contadini che lo portavano con sé nelle giornate di lavoro, mentre tagliavano e raccoglievano il fieno. Secondo i puristi, il segreto del migliore clafoutis risiede nel nocciolo, che non andrebbe tolto per preservare tutto il succo, il sapore e gli elementi nutritivi del frutto. Naturalmente ci sono pro e contro riguardo a questa scelta… ma io vi consiglio di togliere il nocciolo per sicurezza, soprattutto se lo mangiano anche i bambini.
Uova, zucchero, farina, latte e tante ciliegie (io ho usato per questa ricetta delle deliziose ciliegie nere alsaziane che ho ricevuto in regalo) sono dunque tutto ciò che serve per cucinare questo buonissimo dessert tradizionale, adatto sia a fine pasto sia a merenda o a colazione.
A seconda delle stagioni il clafoutis viene realizzato con frutta diversa dalle ciliegie. Si può infatto realizzare con pesche, albicocche, lamponi, mele, prugne e uva, in base ai vostri gusti e a quello che la natura mette a disposizione.....